Giorno degli ungheresi deportati dalla Cecoslovacchia dopo la seconda guerra mondiale in Parlamento

Budapest, 2 aprile (MTI) 1 Martedì si è tenuta in Parlamento una commemorazione per rendere omaggio agli ungheresi espulsi dalla Cecoslovacchia in base ai decreti Benes dopo la seconda guerra mondiale.
Gergely Gulyás, vicepresidente dell’Assemblea nazionale, ha affermato nel suo discorso che, sebbene sia importante commemorare i deportati, oggi è troppo in corso e ha osservato che i decreti contestati sono ancora in vigore nella legge slovacca.
Gulyás ha anche detto che “dobbiamo essere grati che dopo tutte quelle vicissitudini ci sia ancora una comunità ungherese” nel sud della Slovacchia, una regione che apparteneva all’Ungheria fino al 1920 e dal 1938 al 1945. Ha osservato che l’Ungheria ha l’obbligo costituzionale di prendersi cura dell’etnia ungheresi oltre i suoi confini.
Tra l’aprile 1947 e il giugno 1949, circa 76.000 ungheresi, considerati responsabili della divisione forzata della Cecoslovacchia nel 1938, furono privati di tutti i loro averi ed espulsi dal paese.
Nel 2012, il parlamento ungherese ha dichiarato il 12 aprile al giorno in memoria dei deportati dall’Alta Ungheria, l’attuale Slovacchia.
Foto: MTI

