Gli analisti filogovernativi valutano le elezioni del Parlamento europeo

Il risultato ottenuto dall’alleanza di governo di Fidesz e dal Partito popolare democratico cristiano (KDNP) alle elezioni parlamentari europee “ avrebbe probabilmente fruttato loro una maggioranza di due terzi” alle elezioni generali, secondo gli analisti intervenuti in una tavola rotonda organizzata da l’Istituto Nézőpont e Mandiner lunedì.

Gli analisti del Centro per i diritti fondamentali, dell’Istituto Néz invecepont, della Fondazione Századvég e del XXI. L’Istituto Szazad ha convenuto che Fidesz e KDNP hanno ottenuto un ottimo risultato, considerando la guerra, le circostanze difficili, e che sono a metà del loro mandato.

Le elezioni di domenica, hanno detto, hanno dimostrato che l’“Ungheria è un paese di destra.

Presentare il modello del think tank, Istituto Néz invece il direttore Ágoston Sámuel Mráz ha affermato che un risultato identico alle elezioni generali si sarebbe tradotto in 135 seggi parlamentari per Fidesz-KDNP, 45 per il Partito del Rispetto e della Libertà (Tisza), 10 per l’alleanza di sinistra che comprende la Coalizione Democratica (DK), il Partito Socialista e Dialogo-Verdi e 8 seggi per il Movimento Nostra Patria. Ha affermato che finché l’opposizione sarà frammentata e il sostegno ai partiti al governo sarà così alto come lo è adesso, Fidesz-KDNP probabilmente otterrà una maggioranza di due terzi in ogni elezione.

Miklós Szánthó, capo del Centro per i diritti fondamentali, ha affermato che contando le elezioni locali di domenica, l’ala destra ungherese è pari a 16 vittorie elettorali dal 1990. Ha aggiunto di non aver visto il terremoto politico in Ungheria” di cui Péter Magyar, vice leader di Tibisco, aveva parlato dopo le elezioni di domenica.

Márton Békés, direttore del XXI. Istituto Szazad, ha attribuito le perdite elettorali locali di Fidesz in alcune città grandi e piccole a problemi di“a livello personale e cambiamenti nell’umore politico. Ha inoltre sottolineato che Fidesz-KDNP non ha mai ricevuto tanti voti in un’elezione del Parlamento europeo come domenica.

Nel frattempo, ha messo in guardia contro le preoccupazioni sulla protezione della sovranità alle spalle dell’ondata di Tibisco, sostenendo che non si può escludere che il partito sia finanziato dall’estero attraverso “micro-donazioni”.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *