Gli imputati primari e secondari nel caso di morte di camion migranti si rifiutano di testimoniare in tribunale

Gli imputati primari e secondari nel caso di 71 migranti morti trovati abbandonati in un camion su un’autostrada austriaca nel 2015 si sono rifiutati di testimoniare al loro processo attualmente in corso a Kecskemét, nell’Ungheria centrale.
Giovedì l’imputato principale ha detto alla corte di aver letto la sua accusa e di sapere quali parti sono corrette e quali non sono relative alla revoca. Il sospetto trafficante di esseri umani ha detto di voler ascoltare le testimonianze degli altri imputati prima di dire qualsiasi cosa.
Anche l’imputato secondario si è rifiutato di testimoniare In precedenti dichiarazioni aveva confessato l’accusa di traffico di esseri umani ma non le accuse di omicidio.
Mercoledì è iniziato il processo. All’inizio di maggio l’ufficio del procuratore capo della contea di Bács-Kiskun ha sollevato accuse contro un cittadino afghano, 9 bulgari e un uomo bulgaro e libanese con doppia cittadinanza per traffico di esseri umani e altri crimini.
Secondo le accuse, tra febbraio 2015 e agosto dello stesso anno, in 31 occasioni in camion sigillati e affollati, complessivamente 1.200 persone sono state trasportate illegalmente nell’Europa occidentale, secondo una precedente dichiarazione della corte.
I pubblici ministeri chiedono l’ergastolo per quattro sospettati e la reclusione a tempo determinato e l’espulsione dall’Ungheria per sette.
Foto: MTI

