Gli ungheresi vogliono essere vaccinati?

Un sondaggio d’opinione rappresentativo mostra che, anche se potrebbero porre fine lentamente alla pandemia, gli ungheresi non sono così entusiasti dei vaccini come lo è il governo.
Secondo la Johns Hopkins University, al fine di fermare la diffusione del virus e sviluppare l’immunità di gregge, è richiesto il 60-70% della copertura vaccinale Anche se, i decisori e gli esperti di tutto il mondo, così come in Ungheria, hanno affermato che l’arrivo dei vaccini sarà la soluzione per la crisi economica, il peso sul sistema sanitario, così come porrà fine alle restrizioni che ora abbiamo per vivere con gli ungheresi sembrano ancora scettici al riguardo.
L’Istituto ungherese Publicius ha condotto un sondaggio d’opinione rappresentativo per Népszava, secondo cui solo il 20-36% delle persone accetterebbe il vaccini contro il coronavirus a questo punto. Solo il 20-21% sceglierebbe i vaccini russo e cinese, mentre un po’ di più; Il 31-36% opterebbe per quelli americani ed europei.
I sostenitori del governo sono più disposti ad accettare i vaccini cinese e russo: 28-29% % che potrebbe essere dovuto alla grande attenzione mediatica che questi hanno ricevuto dal lato del mobile 8, mentre solo il 7-8% degli oppositori direbbe sì a questi.
Secondo il sondaggio d’opinione, un ungherese su quattro o i suoi parenti stretti sono colpiti dal coronavirus. Il 40% ha manifestato sintomi particolarmente gravi e il 4% ha addirittura avuto bisogno di ricovero ospedaliero.
Al contrario dei risultati, come suggerisce il sondaggio, anche la popolazione ungherese è consapevole che il sistema sanitario sta raggiungendo i suoi limiti; si rendono conto della mancanza di medici e infermieri, della sostituzione dei medici, del livello delle attrezzature e degli ospedali affollati come problemi esistenti.
D’altra parte, gli ungheresi, in generale, non sono contrari alle vaccinazioni, infatti, considerando le 12 vaccinazioni obbligatorie in Ungheria, il 99% della popolazione è vaccinata, In termini di vaccinazioni facoltative, tuttavia, di solito, solo il 25% ottiene, ad esempio, i vaccini contro l’influenza e il rotavirus, mentre quest’anno, le persone hanno dovuto effettivamente essere inserite nelle liste d’attesa per i vaccini antinfluenzali.
La ricerca ha anche dimostrato che ad esempio, in Polonia, il 56%, e in Russia, il 55% della popolazione vorrebbe essere vaccinato a questo punto In Cina, invece, il 90% sostiene la vaccinazione.

