Governo e opposizione si scontrano sulla posizione sulle quote migranti nell'Ue
Budapest, 21 febbraio (MTI) – Il governo e i partiti di opposizione non sono d’accordo sulla loro valutazione della posizione dell’Ungheria assunta al recente vertice UE di Bruxelles che ha affrontato la migrazione e altre questioni.
Il portavoce del governo Zoltán Kovács ha detto domenica all’MTI che l’opposizione “mentì” quando ha insistito sul fatto che il primo ministro Viktor Orbán aveva votato a sostegno delle quote di migranti dell’UE al vertice che si è concluso venerdì sera. Kovács ha affermato che, contrariamente a quanto affermato dal leader danese Ferenc Gyurcsány e da altri leader dell’opposizione, il sistema delle quote obbligatorie verrà affrontato solo al prossimo vertice UE e ciò che hanno firmato durante l’incontro di venerdì era un accordo precedente.
Numerosi partiti di opposizione hanno tuttavia chiesto che la coalizione al governo Fidesz-Democristiano ripristini nel bilancio i fondi spesi per le loro precedenti campagne pubblicitarie che pubblicizzavano la loro dura posizione contro le quote.
Dániel Z Kárpát, il vicepresidente del partito Jobbik, ha detto domenica all'MTI che il suo partito è contrario all'idea che i migranti debbano essere distribuiti tra gli Stati membri dell'UE sulla base di una quota obbligatoria. Ha detto che il governo sta giocando un gioco di “doppio discorso” quando rifiuta fermamente le quote in Ungheria, ma è molto più tollerante sulla questione quando è nell’UE. Z Kárpát ha affermato che il governo ungherese ha sostenuto le conclusioni formali adottate al vertice che chiedono la distribuzione dei migranti nei paesi con confini dell'UE e la creazione di nuovi centri di accoglienza.
DK ha affermato in un comunicato che Orban è diventato “pro-quote” e che dovrebbe scusarsi con gli ungheresi e ripagare i costi della sua campagna anti-quote. Egyutt ha anche chiesto il rimborso di circa 400 milioni di fiorini (1.29 milioni di euro) di costi elettorali e di 1 miliardo di fiorini spesi per le iniziative di “consultazione nazionale”.
Il gruppo parlamentare di Fidesz ha risposto in risposta che la sua posizione sul sistema delle quote non è cambiata, come segnalato, tra l’altro, dalla relativa causa intentata dall’Ungheria davanti alla Corte di Giustizia europea.
Fonte: http://mtva.hu/hu/hungary-matters
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