Governo propone nuova legge assembleare

Il governo ha presentato al parlamento una proposta per sostituire la legge ungherese sulle assemblee approvato nel 1989.

La nuova legge, sponsorizzata dal ministro della Giustizia Lázló Trócs, mira a garantire il diritto di “organizzare o partecipare a manifestazioni pacifiche e disarmate, siano esse autorizzate o non autorizzate in casi eccezionali, tenute in aree pubbliche e revoche.

Secondo la nuova legge, un evento a cui partecipassero almeno due persone si qualificherebbe come assemblea, se tenuto in pubblico con l’obiettivo di esprimere opinioni su qualche affare pubblico.

La proposta vieterebbe la partecipazione a riunioni a cui non è stata concessa la licenza Gli organizzatori di tali eventi sarebbero responsabili dell’intero evento e avrebbero la responsabilità di lasciare la sede nello stato in cui si trovava prima dell’evento”. Il leader dell’evento sarebbe inoltre obbligato a garantire la pace e l’ordine durante l’evento e avrebbe il diritto di espellere le persone che lo disturbano.

Ai partecipanti a tali eventi sarebbe vietato portare armi, munizioni, esplosivi o qualsiasi altra sostanza pericolosa o indossare abiti militari (para-) che potrebbero intimidire o suggerire violenza. Secondo la proposta, non sarebbe loro consentito indossare indumenti protettivi o coprirsi il viso.

I piani per organizzare eventi pubblici devono essere segnalati alla polizia almeno 48 ore prima dell’orario di inizio previsto.

Possono essere esentati da questa norma incontri particolarmente urgenti ed eventi spontanei. Le manifestazioni previste si terranno nella stessa sede e allo stesso tempo saranno concesse autorizzazioni nell’ordine delle loro richieste presentate alla polizia.

La polizia avrà la possibilità di vietare una riunione se si ritiene che possa mettere a repentaglio l’ordine pubblico o la sicurezza, o se comporta un danno inutile ai diritti o alle libertà di altre persone”.

Secondo la proposta, gli eventi sarebbero visti come una minaccia per l’ordine pubblico, se, ad esempio, disturbassero il funzionamento dei tribunali o bloccassero il traffico.

Gli eventi potrebbero anche essere vietati se danneggiassero i diritti altrui alla privacy o alla protezione della loro famiglia, casa, dignità umana o dignità della nazione ungherese, o delle comunità nazionali, etniche, razziali o religiose” o se lo fossero limitare il diritto delle persone alla libera circolazione.

La polizia potrebbe vietare manifestazioni da siti o date associate a vittime di dittature nazionalsocialiste o comuniste” o se tali manifestazioni potessero “deny, dubitare, sminuire o giustificare” i crimini di tali dittature.

Le manifestazioni illegali dovranno essere disperse Gli organizzatori saranno ritenuti responsabili dei danni causati durante una manifestazione insieme ai partecipanti che hanno causato il danno.

La proposta mira inoltre a modificare il codice penale, in base al quale le persone che interrompono un’assemblea potrebbero rischiare la reclusione fino a un anno o fino a due anni se applicano violenza contro gli organizzatori dell’evento. Gli organizzatori che organizzano eventi già vietati dalle autorità potrebbero essere puniti fino a un anno di carcere.

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