Governo: Stato Islamico che prende di mira l’Ungheria e la migrazione, terrorismo strettamente intrecciato

Budapest, 3 marzo (MTI) 3 L’organizzazione terroristica Stato Islamico ha preso di mira l’Ungheria, ha detto giovedì János Lázár, capo dell’ufficio governativo. Quanto più forte è la pressione della migrazione e dell’Islam, tanto maggiore è il pericolo del terrorismo, ha affermato.
Lo ha detto oggi il consigliere per la sicurezza del primo ministro Stato islamico aveva nominato l’Ungheria come possibile obiettivo e che il governo stava prendendo sul serio la minaccia.
Il governo ha una maggiore responsabilità nel garantire la sicurezza di tutti gli ungheresi, ha detto Lázár nella sua regolare conferenza stampa.
Il governo prende sul serio la minaccia e non la sottovaluta, ha detto, aggiungendo che si sta facendo ogni sforzo possibile per garantire la sicurezza del Paese.
Venerdì i cinque partiti parlamentari ungheresi discuteranno il piano d’azione antiterrorismo del governo, che fornirebbe alla polizia mezzi adeguati per prevenire e indagare sugli atti di terrorismo, ha affermato, aggiungendo che i mezzi che il governo vuole mettere a disposizione della legge le forze dell’ordine non erano diverse da quelle impiegate da altri paesi europei. Lázár ha affermato che dal 2001 i servizi segreti del paese non hanno intrapreso sviluppi importanti e che ora è necessario effettuare investimenti significativi in attrezzature per adeguare i loro mezzi tecnici agli standard europei.
Il capo dell’ufficio governativo ha detto che spera che l’opposizione sostenga il piano d’azione.
Quanto più forte è la pressione della migrazione e dell’Islam, tanto maggiore è il pericolo del terrorismo, ha affermato Lázár, affermando che le informazioni fornite dai servizi segreti supportano questa affermazione.
Lázár ha individuato come compito prioritario il rigoroso monitoraggio e la protezione dei valichi di frontiera sensibili.
Ha detto che attualmente la questione delle quote di migranti è in sospeso a causa della minaccia terroristica, ma quando l’accordo UE-Turchia entrerà in pieno vigore, anche Bruxelles cercherà di attuare le quote.
Lázár ha osservato che circa 1.000 consigli locali hanno aderito alla campagna del governo per esprimere il rifiuto del sistema delle quote. Riferendosi alla città di Seghedino, a guida socialista, nel sud del paese, ha detto che ci sono diverse località in trattative con Bruxelles sull’accettazione dei migranti.
Migrazione, terrorismo strettamente intrecciati
János Lázár ha individuato come compito prioritario il rigoroso monitoraggio e la protezione dei valichi di frontiera sensibili.
Ha detto che attualmente la questione delle quote di migranti è in sospeso a causa della minaccia terroristica, ma quando l’accordo UE-Turchia entrerà in pieno vigore, anche Bruxelles cercherà di attuare le quote.
Lázár ha osservato che circa 1.000 consigli locali hanno aderito alla campagna del governo per esprimere il rifiuto del sistema delle quote. Riferendosi alla città di Seghedino, a guida socialista, nel sud del paese, ha detto che ci sono diverse località in trattative con Bruxelles sull’accettazione dei migranti.
Foto: MTI

