Grandi invenzioni ungheresi: il cambio automatico della trasmissione e la penna a sfera

Sapevate che sia il cambio automatico che la penna a sfera sono stati inventati dallo stesso ungherese? è László József Bíró, che era un uomo molto versatile È nato nel 1899 a Budapest ed è morto nel 1985 a Buenos Aires Ha lavorato come giornalista, pittore, amministratore, e non ultimo, è stato un grande inventore.
Il cambio automatico
Raramente si dice che l’antenato dell’attuale cambio automatico sia stato creato da lui. Ciò che accadde fu che si comprò un’auto sportiva Bugatti ma non ne fu completamente soddisfatto. Sentiva che la trasmissione tramite frizione era piuttosto rigida. Così iniziò a lavorare su un nuovo modo di trasmissione che era molto più conveniente e escludeva la possibilità di errori umani.
La costruzione fu realizzata e divenne brevetto in un anno. Aveva ancora bisogno di essere perfezionato ma non aveva i fondi per farlo e nessuno sembrava interessarsene in Ungheria. Ma poi Opel e il suo proprietario General Motors seppero della sua invenzione e lo invitarono a Berlino per presentarla. Lo costruì nel suo sidecar a motore e guidò per 1000 chilometri senza intoppi fino a raggiungere Berlino.
Questo di per sé li impressionò, per non parlare dei giri di prova La General Motors comprò i diritti e promise di pagare 200 dollari ogni mese per cinque anni, inoltre gli dissero che non avrebbero prodotto la sua invenzione Comprarono solo i diritti per eliminare i loro concorrenti Scrisse: “Mi hanno detto che non lo produrranno perché stanno lavorando su un cambio idraulico Questo era tutto solo per escludere i loro concorrenti…” Purtroppo né lui né l’Ungheria hanno tratto profitto dalla sua invenzione.
La penna a sfera
In questo periodo, lavorava come giornalista quindi aveva uno stretto rapporto con penna e inchiostro, la sua idea venne dall’inchiostro usato per stampare i giornali, era molto più spesso di quello usato per scrivere, si asciugava velocemente e non sbavavava sulla carta Così mise una pallina nella penna che premette l’inchiostro fino in fondo, mentre la penna si muoveva sulla carta, la pallina rotolò e raccolse l’inchiostro che poi fu trasferito sulla carta.
L’uso di questa penna era molto più facile e pratico, divenne brevetto prima nel 1938 con il nome di stilografica, nello stesso anno partì per Parigi e poi per l’Argentina a causa delle restrizioni riguardanti gli ebrei, per questo dovette finirvi i suoi esperimenti, divenne brevetto nel 1943 e iniziò a venderlo nel 1945 con il nome di Eterpen, questo poi cambiò in Biropen e rese l’inventore immortale già nella sua vita.
Scritto da Alexandra Béni

