Ha prenotato tramite questo sito web? Booking.com nei guai, avviata un’indagine

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ungherese (GVH) ha avviato una procedura di supervisione della concorrenza contro Booking.com B.V. Secondo la GVH, la piattaforma di prenotazione di alloggi leader di mercato con sede in Olanda potrebbe aver fornito informazioni fuorvianti sulle tariffe di alcuni servizi e potrebbe anche aver ingannato i consumatori sugli sconti offerti attraverso il suo programma Genius, ha comunicato l’autorità a MTI mercoledì.

Secondo la dichiarazione ufficiale, alcuni servizi di Booking.com sono disponibili a prezzi diversi a seconda del dispositivo utilizzato, come l’applicazione mobile o il computer desktop, anche se il contenuto del servizio rimane invariato.

Il GVH sospetta inoltre che l’azienda si sia impegnata in una comunicazione commerciale ingannevole riguardo agli sconti disponibili ai vari livelli del programma Genius.

L’autorità ha dichiarato che dal 1° gennaio 2022, queste pratiche hanno probabilmente fuorviato i consumatori ungheresi, spingendoli potenzialmente a prendere decisioni di transazione che non avrebbero altrimenti preso, e quindi a sostenere costi aggiuntivi non necessari.

Non è la prima volta per Booking.com

Il GVH ha anche notato che non è la prima volta che Booking.com finisce sotto il suo esame.

Nel 2020, l’autorità ha multato l’azienda per 2,5 miliardi di fiorini (6,3 milioni di euro) per aver utilizzato pratiche di vendita ingannevoli. Nel 2024 è seguita un’ulteriore multa di 382,5 milioni di fiorini (960.000 euro), dopo che un’indagine di follow-up ha rilevato che l’azienda non ha rispettato pienamente gli impegni assunti durante la procedura precedente e, in alcuni casi, ha continuato le pratiche illecite iniziali.

Nell’estate del 2023, il GVH ha condotto un’indagine settoriale accelerata sul mercato dell’intermediazione e della prenotazione di alloggi online, in risposta a un gran numero di reclami del mercato. Tra le sue raccomandazioni c’era l’eliminazione delle clausole di parità di prezzo, che Booking.com ha interrotto a partire dal 1° luglio 2024.

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