Impiegati ungheresi: lavoro da casa o rientro in ufficio?
Lo scoppio della pandemia ha costretto la maggior parte delle persone a iniziare a lavorare da casa, una sfida importante sia per le imprese che per i dipendenti. Pénzcentrum, un sito web ungherese dedicato alla finanza, ha condotto un sondaggio per scoprire quali sono i principali ostacoli che i lavoratori hanno dovuto affrontare nelle ultime settimane e quali aspettative sono emerse nei confronti dei loro datori di lavoro.
Con lo scoppio del COVID-19, aziende e dipendenti si sono trovati in una situazione che non era mai stata vissuta prima. Ovunque fosse possibile, venne introdotto l'home office.
Ora, mentre la vita sta lentamente tornando alla normalità, Penzcentrum volevo scoprire cosa preferirebbero i dipendenti: continuare a lavorare da casa o tornare in ufficio.
Al sondaggio hanno risposto 3,630 intervistati in 24 giorni, con una partecipazione equilibrata tra uomini e donne. Il 44.6% degli intervistati aveva un'età compresa tra i 41 ei 55 anni e il 33.7% tra i 25 ei 40 anni.
Tra gli intervistati, il 70% lavora in una posizione apicale, ma anche i ruoli nel middle management hanno raggiunto una quota del 22%, mentre l'8.2% degli intervistati lavora nel top management. I neolaureati ei giovani lavoratori erano più scarsamente rappresentati; lavorano principalmente in aziende ungheresi (62.6%) o internazionali (37.2%), un terzo delle quali impiega da 200 a 1,000 persone.
Vento di cambiamento nella vita di tutti i giorni
Secondo i risultati, il 56.48% degli intervistati ritiene che d'ora in poi trascorreremo molto più tempo nell'home office e potremmo non tornare mai più come erano prima di metà marzo.
Data l'opportunità di lavorare in remoto a lungo termine, il 52.68% degli intervistati sarebbe disposto a rinunciare ad alcuni dei diritti dei propri dipendenti che derivano dall'avere un posto di lavoro fisso.
Qualora l'home office diventasse permanente, una quota significativa degli intervistati (37.07%) ritiene che sarebbero necessarie attività mensili di team building, a differenza del 15% che non le ritiene affatto necessarie.
Nell'indagine sono state chieste anche opinioni sulla mancanza di un posto fisso sul posto di lavoro o sull'opportunità che il datore di lavoro debba coprire i costi aggiuntivi derivanti dal lavoro da casa. Per vedere tutti i risultati del sondaggio di Pénzcentrum (in ungherese), clicca qui.
Fonte: articolo portfolio.hu tradotto da Barbara Simon
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