L'”attacco politicamente motivato” a Olivér Várhelyi, il commissario UE per il vicinato e l'allargamento, è “ingiusto” in quanto “la sua prestazione è straordinaria e rappresenta la posizione ufficiale dell'UE nelle dichiarazioni ufficiali”, ha detto mercoledì un eurodeputato di Fidesz.
Kinga Gál ha risposto a un passaggio della relazione annuale del Parlamento europeo sull'attuazione della politica estera e di sicurezza comune, proponendo un'indagine per stabilire se la condotta di Várhelyi costituisse "una violazione del codice di condotta per i membri della Commissione e degli obblighi del commissario ai sensi dei Trattati”. Il rapporto ha anche espresso preoccupazione per il fatto che Várhelyi possa "cercare deliberatamente di aggirare e minare la centralità delle riforme democratiche e dello stato di diritto nei paesi candidati all'adesione all'UE".
Gál ha affermato in una dichiarazione che la misura stava "suscitando isterici" contro Várhelyi, "forse per deviare da uno scandalo di corruzione in relazione a un politico di sinistra".
Ha indicato una dichiarazione della Commissione europea in cui si afferma che Várhelyi stava utilizzando la metodologia dell'UE che dà priorità al rispetto della democrazia, dello stato di diritto e dei diritti fondamentali.
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Ha definito la risoluzione "un rapporto del Parlamento europeo tipico delle ONG" e ha affermato che stanno danneggiando l'unità della politica estera dell'UE.
“Le critiche straordinariamente ingiuste rivolte a … Olivér Várhelyi, che ha rivitalizzato la politica di allargamento dell'UE, sono inaccettabili”, ha affermato.
"La sinistra contraria all'allargamento" sta accusando Várhelyi senza presentare prove, e forse ostacolando l'allargamento dell'UE nel processo, ha detto Gál. Per quanto riguarda i candidati degli Stati membri, Várhelyi considera abitualmente fattori pratici ed economicamente vantaggiosi come lo sviluppo delle infrastrutture e dell'energia, la transizione verde e la disponibilità a contribuire agli investimenti chiave, ha affermato.
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Eurodeputato Fidesz: il PE impiega "doppi standard" nelle questioni relative allo stato di diritto
I "doppi standard" sono chiaramente presenti nella gestione da parte del Parlamento europeo dello stato di diritto e delle questioni costituzionali, che hanno portato a procedimenti contro l'Ungheria ma non contro la Spagna, dove un politico socialista è stato nominato alla corte costituzionale, ha detto mercoledì un eurodeputato di Fidesz a Strasburgo.
Balázs Hidvéghi, parlando ai giornalisti dopo una sessione del PE sullo stato di diritto in Spagna, ha affermato che la misura non ha portato a una procedura dell'UE contro il paese e che nessun finanziamento è stato trattenuto come nel caso di Polonia e Ungheria .
I doppi standard del PE sono un “vicolo cieco e rovinano l'unità europea”. I regolamenti dovrebbero riguardare tutti allo stesso modo, "anche i governi di sinistra, socialisti", ha detto.
Jorge Buxade Villalba del partito spagnolo Vox ha affermato di non volere che gli spagnoli vengano sanzionati a causa del governo socialista. Ha criticato il primo ministro Pedro Sanchez per "aver reso la Spagna un paese di impunità" e ha chiesto l'abolizione dei doppi standard contro Ungheria e Polonia nell'Unione europea. "I doppi standard sono implementati dai politici che hanno deciso che ci sono europei buoni e cattivi", ha detto.
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