I ministri degli Interni dell’UE discutono di immigrazione a Sofia

Nella riunione informale i ministri degli interni dell’UE hanno discusso il futuro calendario dei colloqui sulla riforma del sistema europeo comune di asilo, con particolare enfasi sulla proposta di riforma del regolamento Dublino Nel suo intervento,
L’Ungheria ha sottolineato che l’obiettivo dell’Unione europea deve essere quello di fermare il flusso migratorio e che la prevenzione dell’immigrazione clandestina deve già iniziare nei paesi di origine e di transito.
Gli sforzi congiunti dell’UE in materia di politica migratoria devono servire a questo obiettivo È importante dal punto di vista dell’Ungheria che la formulazione di proposte legislative fondamentali di questo tipo, come la riforma del sistema di Dublino, debba avvenire solo una volta raggiunti accordi politici La Commissione europea ha chiarito che gli obiettivi principali in relazione alla riforma del sistema di Dublino devono essere sviluppati sulla base del consenso.
I ministri degli Interni hanno discusso del Global Compact per la migrazione nel quadro di un pranzo di lavoro L’Ungheria è costantemente contraria alla pubblicazione di dichiarazioni che potrebbero essere interpretate come un incoraggiamento per le persone che non sono soddisfatte della loro vita a fluire in Europa Secondo il nostro punto di vista, è diritto sovrano di ogni singolo paese decidere chi permetterà nel suo territorio Sulla base dell’esperienza dei processi preparatori, l’ONU non sta prestando sufficiente attenzione alla necessità di gestire le cause della migrazione irregolare, o agli obblighi dei paesi di origine.
I ministri hanno inoltre discusso degli sforzi volti a facilitare la realizzazione del sistema integrato di gestione delle frontiere.
L’Ungheria ha sottolineato che sta proteggendo le frontiere esterne dell’UE sulla base delle norme UE attualmente in vigore È compito di ogni Stato membro dell’UE proteggere le frontiere esterne dell’Unione europea e renderle impermeabili in conformità con le normative attualmente in vigore Tuttavia, sulla base delle esperienze della crisi migratoria, la cooperazione con i paesi di origine e di transito deve ricevere un’attenzione prioritaria durante la realizzazione pratica del sistema integrato di gestione delle frontiere.
Foto: MTI/EPA/Miguel Paquet

