I nuotatori ungheresi hanno incontrato Papa Francesco

Questo fine settimana si svolgerà la gara di nuoto dei Sette Colli. I concorrenti hanno avuto l’opportunità di assistere all’udienza con il papa, così i nuotatori ungheresi hanno incontrato Papa Francesco. Infatti, i nuotatori Richárd Bohus, Boglárka Kapás, Tamás Kenderesi, Dávid ed Evelyn Verrasztó, presidente della Associazione ungherese di nuoto, Sándor Wladár e Sándor Balogh, responsabile dell’organizzazione del Congresso LEN a Budapest, hanno tutti avuto la possibilità di stringere la mano al papa.

Papa Francesco I. ha salutato gli sportivi e le donne della Città del Vaticano un giorno prima del calcio d’inizio della 55a competizione Sette Colli. Alcuni membri sono stati scelti dalla squadra di ciascun paese in competizione.

A causa degli ottimi legami italo-ungheresi, 5 membri potevano assistere all’udienza con il papa, mentre di solito questo numero era 1 o 2 per le altre squadre.

Quasi tutta la squadra italiana era presente, insieme al vincitore olimpico e del record mondiale Gregorio Paltrinieri, e anche alcuni membri della squadra junior locale potevano unirsi. Anche altre stelle, come la medaglia olimpica svedese Sarah Sjöström, l’olandese Ranomi Kromowidjojo e il sudafricano Chad le Clos, hanno partecipato all’evento speciale.

Nuotatori ungheresi con il Papa
Foto: facebook.com/pg/uszoszovetseg

Dalla squadra ungherese sono stati invitati il presidente e nuotatori di Sándor Wladár Richárd Bohus, Boglárka Kapás, Tamás Kenderesi e Dávid ed Evelyn Verrasztó. Era presente anche Sándor Balogh, incaricato di organizzare il Congresso LEN a giugno.

Durante l’udienza, Paolo Barelli, presidente delle Associazioni Italiane ed Europee del Nuoto (LEN), ha ringraziato il papa a nome degli sportivi per averli accolti, nel suo discorso, ha sottolineato che “gli sportivi e le sportive ora presenti condividono per lo più un linguaggio e gli stessi valori: il progresso del genere umano e la tolleranza reciproca, che, con il tempo, possono trasformarsi in una solidarietà profondamente sentita che rimuove i limiti e costruisce ponti”. Ha anche citato uno dei vecchi discorsi del papa che ha detto durante un evento simile:

“L’acqua è vita, niente e nessuno può esistere senza acqua.”

Ha anche aggiunto che questo pensiero è particolarmente critico per coloro che partecipano all’evento.

Paolo Barelli con il Papa
Foto: facebook.com/pg/uszoszovetseg

Papa Francesco ha anche parlato di come le conquiste dei nuotatori indichino disciplina, una sana dose di agonismo e un ottimo lavoro di squadra, a parte i buoni risultati in termini di tempo.

“Voi tutti state come modelli di ruolo e rappresentate che gli obiettivi possono essere raggiunti attraverso un duro lavoro che richiede una forte dedizione e fare sacrifici È una grande lezione di vita che può fungere da esempio per la seguente giovane generazione.”

Riguardo al nuoto, il papa ha anche affermato che si tratta di un’attività che, se svolta con il cuore e l’anima,

“rafforza la mente e la personalità, la forza di volontà allo stesso tempo, e insegna a pensare l’uno all’altro come un nemico oltre che come un amico.”

Al termine dell’udienza con il papa, i campioni d’Italia hanno consegnato a papa Francesco un simbolico equipaggiamento da nazionale, in seguito a ciò, ha stretto la mano a tutti i partecipanti, compresa la squadra ungherese.

Per ulteriori notizie, dai un’occhiata questo articolo sul Campionato Europeo Juniores di Nuoto Sincronizzato.

Immagine in primo piano: facebook.com/pg/uszoszovetseg

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