I ricercatori ungheresi fanno una scoperta rivoluzionaria nella ricerca sul cancro

Ricercatori ungheresi hanno scoperto una delle cause della stanchezza cronica, spesso vissuta dopo radioterapia, secondo il Centro ungherese di eccellenza della medicina molecolare Secondo l’annuncio, i pazienti affetti da cancro spesso sperimentano esaurimento cronico e affaticamento a seguito della radioterapia La convinzione precedentemente prevalente era che ciò fosse dovuto a uno stato infiammatorio causato dalla morte cellulare estesa.
Il processo è stato guidato da Andrea L. Hermann, dottorando presso l’Università di Szeged, e Lajos Vince Kemény, il capo del Centro ungherese di eccellenza della medicina molecolare (HCEMM), Rapporti sull’indice.
Anni di ricerca
Loro ricerca si basava su una precedente osservazione fatta dal professor David E. Fisher di Harvard, che ha osservato che l’esposizione alle radiazioni ultraviolette porta al rilascio di beta-endorfine Questi, ad esempio, regolano la risposta del corpo alle lesioni e allo stress e riducono la sensazione di dolore.
Durante quasi otto anni di ricerca condotta presso istituzioni partner negli Stati Uniti, è stato rivelato come la pelle contribuisca allo sviluppo della fatica in seguito alla radioterapia Studi genetici e molecolari hanno dimostrato che le radiazioni ionizzanti causano danni significativi al DNA nella pelle, con conseguente rilascio di endorfine Questo ormone rilasciato influisce indirettamente sul cervello, portando allo sviluppo di affaticamento cronico.
Il significato dei risultati sta nel fornire la prima prova dell’influenza della pelle sul comportamento conseguente alla radioterapia ionizzante, inoltre, i ricercatori affermano che apre possibilità per lo sviluppo di terapie che inibiscono gli effetti delle endorfine, prevenendo così l’affaticamento.
Nuove pratiche
Kemény Lajos Vince ha sottolineato che una reazione simile si verifica nella pelle dopo l’esposizione alle radiazioni UV. Ciò potrebbe spiegare perché le persone si sentono stanche dopo aver preso il sole. Sulla base dei risultati, l’uso di farmaci che inibiscono gli effetti delle endorfine può essere preso in considerazione per prevenire questo effetto collaterale nei pazienti che soffrono di affaticamento cronico dopo la radioterapia.
Il Centro ungherese di eccellenza per la medicina molecolare (HCEMM) è un istituto che opera in molteplici strutture. I loro ricercatori contribuiscono a un invecchiamento più sano attraverso procedure pionieristiche e metodi terapeutici. L’organizzazione mira a facilitare la comunicazione tra il settore accademico e quello industriale e a contribuire a migliorare la qualità della vita dell’invecchiamento della popolazione ungherese Mirano anche a ridurre i costi sanitari utilizzando gli strumenti più recenti della medicina molecolare.

