I socialisti presentano al parlamento il progetto di risoluzione referendaria

Budapest, 9 maggio (MTI) Il Partito Socialista all’opposizione ha presentato lunedì al parlamento un progetto di risoluzione che, se approvato, garantirebbe che i due referendum sponsorizzati dal partito si svolgano lo stesso giorno del referendum avviato dal governo sull’obbligo quote migranti.
Il vice leader Zoltán G invecegös ha presentato ai media le 125.000 firme che il partito ha raccolto finora a sostegno di ciascuna delle sue due iniziative referendarie I socialisti devono raccogliere un totale di 200.000 firme a sostegno di ciascuna iniziativa affinché venga indetto un referendum su di loro.
Le loro iniziative referendarie riguardano il programma statale di privatizzazione dei terreni del governo e l’introduzione di un tetto di 2 milioni di fiorini (6.300 euro) sugli stipendi dei funzionari pubblici.
G invecegos ha detto che il suo partito rinuncerà a presentare le firme all’Ufficio elettorale nazionale fino a quando la sentenza Fidesz non garantirà che sosterrà la loro risoluzione.
Nel frattempo, il Partito Liberale ha detto che presenterà una denuncia alla Corte Costituzionale chiedendo di eliminare una precedente sentenza della Kúria, la corte suprema ungherese, che consente il referendum sulle quote dell’UE. Gábor Fodor, il leader del partito, ha detto lunedì che il referendum avviato dal governo potrebbe essere registrato già oggi e una decisione presa martedì Fodor ha detto che la questione del referendum non è stata discussa in modo sufficientemente approfondito e ha insistito sul fatto che Fidesz sta usando il voto popolare previsto come mezzo per aprire la strada all’uscita dell’Ungheria dall’Unione Europea.
Il leader del gruppo Fidesz Lajos Kósa ha definito la proposta socialista un bluff” “political. L’iniziativa, ha detto, indica un’incomprensione“totale” della legge. Ha aggiunto che si trattava di un incitamento “open e deliberato” a una violazione delle leggi.
I due referendum non possono svolgersi contemporaneamente a causa delle scadenze pertinenti definite dalla legge, mentre “i socialisti sono disperati nel confondere i quesiti referendari; la loro posizione pro-immigrazione è ovviamente diventata scomoda”, ha detto Kósa.

