I socialisti presentano firme per un referendum sulla vendita dei terreni statali

Budapest, 2 giugno (MTI) 2 Un vice leader dell’opposizione I socialisti martedì hanno presentato oltre 200.000 firme all’Ufficio elettorale nazionale (NVI) per avviare un referendum nazionale sulla prevenzione dell’ulteriore vendita di terreni agricoli di proprietà statale.

Il partito ha raccolto quasi 240.000 firme, ben oltre il limite di 200.000 richiesto dalla legge per un referendum nazionale che sarà indetto dal parlamento ungherese, ha detto Zoltán G invecegös in una conferenza stampa presso la sede centrale di NVI nel centro di Budapest, ha ringraziato l’opposizione LMP, PM, Egyutt e i partiti liberali, così come il parlamentare indipendente Zoltán Kész e i sindacati per il loro aiuto nella raccolta delle firme.

Il referendum non riguarderà solo la questione della vendita dei terreni agricoli, ma sarà un voto “contro il governo Fidesz e il governo, ha detto” G invece.

L’iniziativa referendaria è stata presentata da G invece di G invece all’inizio di quest’anno con l’obiettivo di chiedere al pubblico se il parlamento debba vietare per legge la vendita di terreni agricoli di proprietà statale.

G invecegös ha affermato che il 10%, ovvero 200.000 ettari, dei 2 milioni di ettari di terreni agricoli statali dell’Ungheria sono già stati messi all’asta nell’ambito del programma di privatizzazione del governo.

Il partito al governo Fidesz ha risposto chiamando l’iniziativa referendaria dei socialisti “frivolous”. János Halász, portavoce del gruppo parlamentare del partito, ha detto al MTI che durante il tempo impiegato dai socialisti per raccogliere “poco più di 200.000 firme a sua volta per la loro iniziativa, il partito Fidesz è riuscito a raccogliere due milioni di firme a sostegno del referendum sul sistema delle quote di migranti dell’Unione Europea. Halász ha affermato che ciò ha chiarito che gli ungheresi considerano la migrazione e il piano delle quote le questioni più importanti e che queste sono ciò su cui vogliono esprimere la loro opinione.

Ha detto che l’ufficio elettorale dovrà ancora rivedere le firme raccolte dai socialisti per convalidarle, sottolineando che i partiti di sinistra non sono riusciti a raccogliere le 200.000 firme necessarie per un referendum sull’introduzione di un tetto di 2 milioni di fiorini (6.310 euro) sui salari pubblici. stipendi dei funzionari.

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