I socialisti raccolgono un sostegno sufficiente per la sessione straordinaria del parlamento

Il Partito Socialista ha raccolto il numero di firme necessario per avviare una sessione speciale del parlamento per la fine di questo mese, ha detto giovedì il leader del gruppo del partito in una conferenza stampa.
L’iniziativa è stata sostenuta dal minimo richiesto 40 legislatori, tra cui tutti i parlamentari socialisti, i deputati dell’opposizione verde LMP e parlamentari indipendenti del parlamento, ha detto Bertalan Tóth Questo significa che Presidente della Camera László Kövér dovrà convocare il parlamento per una data compresa tra il 21 e il 29 agosto, ha aggiunto.
Tóth ha osservato che il suo partito aveva avviato una sessione speciale del parlamento per modificare la legge ungherese sull’istruzione superiore. Opposizione verde LMP appoggiato l’invito a condizione che venga aggiunta all’ordine del giorno la sospensione degli sfratti nei casi di titolari di prestiti forex in difficoltà.
László Botka, candidato primo ministro del Partito socialista, ha accolto con favore il fatto che la “” democratica dell’opposizione abbia unito le forze su due questioni straordinariamente importanti”. Ha detto che questo significa che tutti hanno capito che l’interesse dell’Ungheria sta nello spodestare il governo del primo ministro Viktor Orbán.
Rispondendo a una domanda, Botka ha detto che l’Ungheria è un paese in cui nessun migrante o rifugiato vuole stabilirsi e da dove “più di mezzo milione di ungheresi sono emigrati come migranti economici” Ma finché gli ungheresi hanno paura, la recinzione sul confine meridionale deve rimanere, ha aggiunto Botka ha detto che una volta sostituito il governo, la “new democratic policy” del nuovo governo mirerà a “alleviare le paure infondate del popolo”.
Il partito al potere Fidesz ha accusato Botka di 2 doppie talk”, insistendo sul fatto che stava lavorando per smantellare la recinzione di confine e “inondare il paese di migranti”. Balázs Hidvéghi, capo delle comunicazioni del partito, ha affermato in un comunicato che l’unica “garantee” che la recinzione sarebbe rimasta in vigore sarebbe stata se Fidesz fosse rimasto al potere e avrebbe combattuto le quote di migranti per la protezione del popolo ungherese”.
Foto: MTI

