Il Brasile sale al secondo posto nei casi in tutto il mondo, l’India registra il picco giornaliero più alto

Di seguito gli aggiornamenti sulla lotta globale alla pandemia di COVID-19.
RIO DE JANEIRO
Il Brasile ha registrato un numero record di nuovi casi di COVID-19 nelle ultime 24 ore, con 20.803 casi segnalati, e ha superato i 1.000 decessi in un giorno per la terza volta, ha detto venerdì il governo.
Secondo il Ministero della Salute, il numero totale di casi confermati è salito a 330.890, mentre i decessi nel Paese sono saliti a 21.048 con un aumento giornaliero di 1.001, che ha portato il tasso di mortalità al 6,4%.
NUOVA DELHI
Sabato mattina il ministero federale della sanità indiano ha segnalato 137 nuovi decessi e 6.654 casi positivi in più a causa del COVID-19 da venerdì nel paese, portando il numero di decessi a 3.720 e il totale dei casi a 125.101.
Questo è il picco giornaliero più alto di casi di COVID-19 finora nel paese, hanno mostrato i dati.
SEUL
La Corea del Sud ha segnalato 23 casi in più di COVID-19 rispetto a 24 ore fa a mezzanotte di sabato, portando il numero totale di infezioni a 11.165.
Il carico di lavoro giornaliero è rimasto sopra i 20 per il secondo giorno consecutivo. Dei nuovi casi, quattro sono stati importati dall’estero, portando la cifra complessiva a 1.204.
PECHINO
L’impatto della nuova malattia da coronavirus (COVID-19) sulla qualità degli asset e sui rischi di credito delle banche cinesi è limitato e di breve durata, ha affermato un analista.
Mentre la Cina attua politiche a favore della crescita, i fondamentali del settore finanziario miglioreranno gradualmente, sostenendo la crescita stabile delle banche, soprattutto quelle su larga scala, ha affermato Tang Shengbo, responsabile della ricerca finanziaria cinese per Nomura, una società di servizi finanziari.
WASHINGTON
Negli Stati Uniti, gli operatori sanitari asiatico-americani si trovano ad affrontare un aumento dell’ostilità razziale, che li ha lasciati in una posizione dolorosa in prima linea nella risposta alla pandemia di coronavirus, secondo un recente rapporto del Washington Post.
Alcuni pazienti affetti da COVID-19 rifiutano di essere curati da loro e, quando medici e infermieri asiatico-americani lasciano l’ospedale, subiscono crescenti molestie anche nella loro vita quotidiana, afferma il rapporto, rilevando che gli asiatici americani rappresentano il 6% della popolazione statunitense ma il 18% dei medici del paese e il 10% degli infermieri.

