Il candidato di sinistra vince le elezioni locali ad interim a Salgótarján

Budapest, 2 febbraio (MTI) 2 Un candidato di sinistra ha vinto le elezioni locali nella città di Salgótarján, nel nord dell’Ungheria, sconfiggendo i candidati del partito al governo Fidesz, dell’opposizione Jobbik e del Partito dei Lavoratori non parlamentare.
Secondo i dati diffusi domenica sera dall’ufficio elettorale, Zsolt Fekete, il candidato dell’opposizione Socialisti, Coalizione Democratica, Alleanza dei Residenti della Città di Tarján e Sinistra Europea, ha ricevuto 7.394 voti su 14.209. Le elezioni provvisorie sono state provocate dalla morte del sindaco socialista Ottó Dóra lo scorso novembre.
L’ufficio elettorale ha dichiarato domenica sera, con un conteggio dei voti del 95%, che l’affluenza alle urne è stata del 45,97%. Il secondo classificato ha governato il candidato di Fidesz con 7.394 voti, seguito dal candidato di Jobbik con 882 e dal candidato del Partito dei Lavoratori con 247 voti.
Il leader socialista József Tóbias ha detto che il risultato ha dato speranza agli ungheresi che pensano che il primo ministro Viktor Orbán dovrebbe lasciare il suo incarico per avere un’Ungheria” più libera, sicura e vivibile. Ha espresso i suoi ringraziamenti alla città per aver “avere il coraggio di dire no all’incitamento all’odio e al ricatto.”

La Coalizione Democratica (DK) dell’opposizione ha affermato che la vittoria di oggi non appartiene solo a Salgotarjan ma all’intera Ungheria, e l’unico perdente della giornata è Fidesz che non ha scrupoli ad abusare del suo potere.”
Tibor Simon, il candidato fidesz-democratico cristiano, si è congratulato con Fekete. Ma ha anche promesso di rivelare quanti soldi sono scomparsi in” durante la precedente leadership socialista nell’ultimo anno e mezzo.
Jobbik si è anche congratulato con Fekete e ha offerto il suo aiuto professionale nella gestione della città. Il vice leader di Jobbik Tamás Sneider e il candidato sindaco István Hulitka hanno affermato in una dichiarazione congiunta che Jobbik vorrebbe costruire un sistema politico pacifico in cui l’ambizione principale delle varie forze politiche non è screditare l’avversario ma rappresentare nel modo più efficace i propri elettori.
Foto: MTI

