Il Commissario invita i legislatori a respingere la legge sulle ONG finanziate dall’estero

Bruxelles, 3 maggio (MTI) Il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Nils Muiznieks ha invitato i membri del parlamento ungherese a respingere una proposta di legge sulla trasparenza delle ONG finanziate dall’estero.
Nella lettera indirizzata al presidente della Camera László Kövér, Muiznieks ha affermato che il progetto di legge comporta un chiaro rischio di stigmatizzare un gran numero di organizzazioni che svolgono attività legali nel campo dei diritti umani, causando un effetto agghiacciante sulle loro attività.”
Introduce restrizioni di vasta portata alla libertà di associazione, che non possono essere considerate necessarie in una società democratica e sono quindi in contrasto con gli standard internazionali sui diritti umani, ha aggiunto.
Muiznieks ha anche affermato che il progetto di legge introduce un ulteriore onere amministrativo per le ONG che rientrano nel suo campo di applicazione senza un apparente scopo legittimo.
“Inoltre, secondo criteri non immediatamente chiari, il disegno di legge esclude dal suo campo di applicazione altri tipi di ONG, come quelle che esercitano attività sportive o religiose,”.
Il commissario ha invitato l’Ungheria a rispettare gli standard internazionali ed europei sulla libertà di associazione e ad astenersi dal penalizzare, stigmatizzare o mettere in svantaggio le ONG finanziate dall’estero.
“Di particolare preoccupazione è il fatto che il mancato rispetto dei nuovi requisiti porterebbe all’irrogazione di sanzioni pecuniarie e, in ultima analisi, all’azione del Procuratore per lo scioglimento da parte di un tribunale attraverso procedimenti semplificati La sanzione dello scioglimento e della cancellazione delle organizzazioni inadempienti dal registro del tribunale rischia di distruggere l’essenza stessa del diritto di associazione tutelato dall’articolo 11 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, ha affermato.
Muiznieks ha espresso rammarico per l’apparente assenza di qualsiasi consultazione o dibattito pubblico significativo prima dell’introduzione del progetto di legge all’Assemblea nazionale il 7 aprile, sullo sfondo della continua retorica antagonista di alcuni membri della coalizione di governo, che hanno pubblicamente etichettato alcune ONG come “agenti stranieri” in base alla loro fonte di finanziamento.”

