Il fiorino ungherese continua a rafforzarsi, in parte grazie allo sfidante di Orbán, Magyar: ecco perché

Il fiorino ungherese ha mantenuto il suo slancio lunedì 3 novembre, continuando i guadagni della scorsa settimana. A metà mattinata, il tasso di cambio si aggirava intorno a 386,4 fiorini per euro, segnando un massimo di due anni e mezzo. Secondo Dávid Németh, analista capo di K&H Bank, questa tendenza è guidata non solo da fattori macroeconomici, ma anche da aspettative politiche.

I mercati sostengono il Partito Tisza, il fiorino si rafforza

Németh ha spiegato che il mercato sta attualmente scommettendo su Péter Magyar e sul Partito Tisza. Una potenziale vittoria alle elezioni della primavera del 2026 potrebbe innescare una spinta del mercato a breve termine, simile a quella che ha seguito il successo del partito di Donald Tusk in Polonia. Ha osservato che l’attuale forza del fiorino riflette già in parte le aspettative su questo possibile cambiamento di governo. Se la tendenza continua, l’euro potrebbe scendere sotto i 385 fiorini entro la fine dell’anno, come riporta 444.hu.

Una vittoria del Partito Tisza potrebbe generare effetti economici positivi attraverso diversi canali. In primo luogo, potrebbe riaprire l’accesso ai fondi UE attualmente congelati. In secondo luogo, potrebbe aprire la strada a una politica fiscale volta a introdurre l’euro in Ungheria. Ciò ridurrebbe in modo significativo i costi di finanziamento del debito del Paese, dato che l’attuale spread di rendimento ungherese è superiore di oltre tre punti percentuali rispetto a quello della Grecia solo perché quest’ultima è un membro dell’Eurozona.

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Il fiorino ungherese ha mantenuto il suo slancio lunedì 3 novembre, continuando i guadagni della scorsa settimana. Foto: depositphotos.com

Quattro possibili scenari elettorali

Secondo Németh, esistono quattro scenari elettorali realistici, a seconda che venga raggiunta la maggioranza dei due terzi e da chi. Una maggioranza di governo ristretta potrebbe essere percepita come instabile dai mercati, soprattutto perché qualsiasi governo nella seconda metà del 2026 si troverebbe ad affrontare serie pressioni di aggiustamento del bilancio. Senza aggiustamenti, il deficit di bilancio potrebbe salire al 6-7% del PIL, segnalando una traiettoria economica insostenibile.

Németh ha suggerito che la spesa statale dovrebbe essere più contenuta o meglio mirata in diverse aree. Ha citato l’eccesso di spesa per il sostegno al settore economico, così come la spesa religiosa e ricreativa, come aree per potenziali tagli. Inoltre, ha sostenuto che l’introduzione di una 14esima pensione mensile non è realistica e che la 13esima dovrebbe essere limitata a 600.000 HUF. Ha anche raccomandato di rivedere le esenzioni totali dall’imposta sul reddito personale per le madri e i mutui per l’edilizia abitativa sovvenzionati al 3%, in quanto potrebbero rappresentare un onere fiscale a lungo termine.

Former MEP claims Tisza government could immediately receive EUR billions from the EU
Forrás: Facebook/Magyar Péter

Sono necessari aggiustamenti significativi

L’analista ritiene che saranno necessari aggiustamenti pari a circa il 3% del PIL. La metà potrebbe derivare dalla ristrutturazione delle misure attuali, mentre il resto sarà risparmiato dalla mancata attuazione delle spese promesse. Prevede inoltre che i tetti di margine sui prezzi saranno probabilmente rimossi dopo le elezioni, intorno a maggio-giugno 2026.

Németh non prevede una crescita significativa per quest’anno, ma l’anno prossimo potrebbe vedere una certa ripresa grazie alla base debole di quest’anno e alla spesa governativa legata alle elezioni. Gli investimenti in Ungheria di BMW, CATL e BYD potrebbero avere un notevole impatto positivo il prossimo anno. La spesa militare e gli aumenti salariali del settore pubblico potrebbero stimolare i consumi delle famiglie, anche se l’inflazione potrebbe accelerare di nuovo, passando da un livello inferiore al 3% all’inizio dell’anno a un livello potenzialmente superiore al 4% nella seconda metà.

Si prevede pertanto che la Banca Nazionale Ungherese ridurrà il tasso di base con cautela, in una o due fasi. Gli investitori sembrano attualmente vedere le prospettive a breve termine dell’economia ungherese come modellate meno dall’attuale governo e più da una possibile vittoria di Tisza e dall’ottimismo del mercato che la accompagna.

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