Il fiorino ungherese ha raggiunto un record di 1,5 anni dopo il congelamento dei tassi da parte della Banca Centrale

Il fiorino ungherese si è nettamente rafforzato mercoledì, raggiungendo livelli che non si vedevano dall’inizio del 2024 e avvicinandosi brevemente a 381 HUF per l’euro. In prima serata, la valuta è stata scambiata al di sotto di 381,7, segnando la performance più forte da circa un anno e mezzo, secondo i dati di mercato.

Il rally del fiorino è iniziato nella tarda mattinata di mercoledì, quando è salito da oltre 384 a 381 nel giro di poche ore. All’inizio della giornata, l’euro era stato scambiato sopra i 384 fiorini ungheresi, ma i guadagni costanti hanno spinto la valuta ungherese a un nuovo picco poco prima delle 19.00, ha riferito Telex.

La decisione della banca centrale rassicura gli investitori

Gli analisti attribuiscono l’improvviso rafforzamento del fiorino alla decisione di martedì del Consiglio monetario della Banca Nazionale d’Ungheria (MNB) di mantenere il tasso base invariato al 6,5%, secondo HVG. La mossa ha segnalato l’impegno della banca centrale a mantenere condizioni monetarie rigide in presenza di continue preoccupazioni sull’inflazione.

Il Governatore della MNB Mihály Varga ha rafforzato questo messaggio durante il briefing stampa di martedì, sottolineando che la lotta dell’Ungheria contro l’inflazione “non è ancora finita”, suggerendo che i tassi di interesse elevati potrebbero rimanere in vigore per un periodo prolungato. I suoi commenti sembrano aver rassicurato gli investitori sul fatto che non è previsto un allentamento prematuro, attenuando così le preoccupazioni sulla potenziale volatilità del mercato.

Questa rassicurazione ha contribuito a innescare il rapido rafforzamento del fiorino: tra mezzogiorno e le 13.30 di mercoledì, la valuta è passata da 383,4 a 381,2, un salto raramente visto in un lasso di tempo così breve.

L’ultima volta che il fiorino è stato così forte è stato nel gennaio 2024.

euro forint money 940 EUR/month wage growth
Foto: depositphotos.com

Prospettive di inflazione e aspettative del mercato

Nonostante l’inflazione si sia stabilizzata al 4,3% negli ultimi mesi, gli analisti prevedono ampiamente che il tasso scenderà ulteriormente nella prima metà del prossimo anno a causa di forti effetti base. Alcune previsioni vedono l’inflazione potenzialmente scendere sotto il 3% all’inizio del 2026.

Tuttavia, la MNB rimane cauta. La banca centrale prevede che, a parte occasionali mesi positivi, l’inflazione tornerà in modo sostenibile a circa il 3% solo all’inizio del 2027. Questa prospettiva conservativa contribuisce alla riluttanza della banca a iniziare a tagliare i tassi di interesse.

Il fiorino si era già avvicinato a livelli simili a metà novembre, quando si era brevemente rafforzato a 383,2 per euro. Ma quei guadagni sono stati rapidamente cancellati in seguito alle notizie secondo cui il Governo stava prendendo in considerazione un aumento delle tasse sulle banche e prevedeva un deficit di bilancio maggiore a causa degli impegni di spesa pre-elettorali. Queste preoccupazioni hanno temporaneamente indebolito la valuta.

Non è una tendenza regionale

È importante notare che l’impennata del fiorino non fa parte di un movimento regionale più ampio. Né lo złoty polacco né la corona ceca hanno mostrato un rafforzamento paragonabile mercoledì, secondo HVG, sottolineando l’impatto specifico della decisione e della strategia di comunicazione della MNB sui mercati ungheresi.

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