Il gabinetto di Orbán rivela esattamente quante migliaia di miliardi di euro potrebbe costare l’integrazione dell’Ucraina nell’UE

Balázs Orbán, direttore politico del primo ministro, ha stimato che il costo dell’integrazione dell’Ucraina nell’UE sarà di 2.500 miliardi di euro in diversi anni, parlando alla conferenza economica Economx Money Talks 25 di lunedì a Budapest.

Mettendo l’importo nel contesto, Orbán ha affermato che per quest’anno è dodici volte il bilancio dell’UE. Ha avvertito che l’integrazione dell’Ucraina consumerà tutte le risorse necessarie per affrontare le altre sfide dell’UE e indebolirà la posizione strategica dell’Ungheria.

Orbán ha affermato che stime prudenti stimano il costo della ricostruzione dell’Ucraina a 500 miliardi di dollari, mentre fonti ucraine vedono che tale costo raggiunge i 1.000 miliardi di euro. Ha aggiunto che anche il paese avrebbe bisogno di 100 miliardi di dollari all’anno per operare, la maggior parte dei quali proverrebbe dall’UE.

Ha detto l’indagine nazionale del governo per valutare il sostegno all’integrazione dell’Ucraina nell’UE ha affrontato una delle questioni economiche e strategiche più importanti degli ultimi anni.

Ha affermato che l’Ungheria ha una risposta alle nuove sfide, una strategia di connettività, che non solo è possibile, ma anche politicamente auspicabile.

La politica doganale non è una questione semplice, perché è nelle mani di Bruxelles, che sta ancora cercando di negoziare sulla base del vecchio ordine mondiale Il governo ungherese è convinto che ci debba essere e ci sarà un accordo tra gli Stati Uniti e l’UE, e l’attenzione sarà attirata su questo su base continuativa.

Balázs Orbán ha affermato che l’omogeneizzazione, contro la quale il governo ungherese ha già lottato, potrebbe anche essere messa in secondo piano Inoltre, anche la pace si è avvicinata, si stanno svolgendo colloqui di pace, che molte persone prima consideravano impensabili Se gli Stati Uniti vogliono davvero la pace, sarà pace, e questa è una buona notizia per l’Ungheria. Infine, ha sottolineato che la sfida sarà l’attacco delle forze neoliberiste che stanno sfollando gli Stati Uniti e trasferendo la loro sede a Bruxelles. La seconda sfida è la stessa UE, i leader di Bruxelles non sentono il vento dei tempi, l’Europa si trova ad affrontare una serie di crisi, il corso precedente è insostenibile.

Solo 4 delle prime 50 aziende tecnologiche al mondo sono europee, e se l’UE fosse il 51° stato membro degli USA, sarebbe il terzo più povero L’Europa deve essere in grado di difendersi, quindi lo stimolo fiscale tedesco è positivo per l’Ungheria.

Leggi qui per ulteriori notizie su Referendum sull’adesione dell’Ucraina all’UE in Ungheria

leggi anche:

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *