Il maggiore generale ungherese assume la missione EUFOR in Bosnia-Erzegovina

Il maggiore generale László Sticz dello stato maggiore ungherese ha preso il comando della missione EUFOR Althea dell’Unione europea in Bosnia-Erzegovina in una cerimonia ufficiale a Sarajevo mercoledì.
Il presidente Katalin Novák si è rivolto alle truppe ungheresi in servizio nella missione dopo la cerimonia, invitandole a essere modelli di ruolo e ad essere un soldato era sinonimo di “decenza, onore e patriottismo”.
Ha detto che le guerre in corso hanno evidenziato l’importanza di essere in grado di difenderci come paese, nazione e in un’alleanza”. Ha sottolineato l’importanza degli aggiornamenti militari, rafforzando le capacità di difesa e rafforzando il prestigio delle forze armate ungheresi.
Novák ha affermato che la missione Althea con un comandante ungherese è motivo di grande orgoglio per l’Ungheria.
L’Ungheria, ha detto, è stata circondata dalla discarica di polveri, notando la guerra in corso in Ucraina e le guerre jugoslave in passato.
Il presidente ha osservato che la campagna di reclutamento del ministero della Difesa mira anche a rafforzare le forze armate incoraggiando sempre più persone ad arruolarsi nell’esercito sia come volontari che come riservisti.
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Althea contribuisce molto alla sicurezza degli ungheresi
Il ministro della Difesa Kristóf Szalay-Bobrovniczky ha detto ai media che l’importanza della missione Althea risiede nel fatto che essa contribuisce direttamente alla sicurezza del popolo ungherese.
La sicurezza dell’Ungheria, ha aggiunto, dipende anche dalla stabilità dei paesi dei Balcani occidentali.
“È chiaro che nell’era dei pericoli, oltre alla guerra a est, dobbiamo tenere d’occhio anche le rotte migratorie illegali, ha detto”, aggiungendo che la missione Althea ha garantito pace e stabilità nei Balcani occidentali dopo le guerre jugoslave.
Sticz ha detto ai media che i compiti della missione devono essere coordinati con i leader statali e militari della Bosnia-Erzegovina La missione dell’EUFOR, ha aggiunto, è quella di sostenere il lavoro delle autorità della Bosnia-Erzegovina con tutti i mezzi e il potere militare.

