Il ministero ungherese accoglie con favore il punto di vista della Commissione di Venezia secondo cui le modifiche legislative eviteranno le critiche

Il ministero della Giustizia ungherese ha accolto con favore l’opinione espressa da un funzionario della Commissione di Venezia riguardo al rapporto dell’organismo sull’imminente sistema giudiziario amministrativo del paese secondo cui, apportando modifiche alla relativa legge, una parte delle sue critiche verrebbe neutralizzata”.

Lunedì il ministero ha osservato in una dichiarazione che il presidente della commissione Gianni Buquicchio ha scritto su Twitter che gran parte delle critiche non sarebbero più rilevanti nel caso in cui venisse adottato un emendamento.

Allo stesso tempo, il ministero ha diffuso un comunicato stampa sul sito web del Consiglio d’Europa che, ha insistito, non rifletteva il contenuto reale del rapporto né la cooperazione costruttiva tra l’organo consultivo del Consiglio d’Europa in materia di diritto costituzionale e il governo.

A seguito di una richiesta del ministro della giustizia, la Commissione Venezia ha chiarito il documento, si legge nel comunicato.

Ciononostante, il testo attuale non riesce a fornire un quadro credibile né dei lavori dell’organismo né del contenuto effettivo del suo rapporto, ha affermato, aggiungendo che il ministro László Trócsányi ha scritto al segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjorn Jagland sottolineando le sue preoccupazioni.

Dopo una riunione di due giorni di sabato, l’organismo ha constatato che le leggi sui tribunali amministrativi mancavano di controlli ed equilibri efficaci Tra le sue osservazioni, l’organismo ha detto che i criteri in base ai quali il ministro può modificare la classifica dei candidati a essere giudici dovrebbero essere adeguatamente definiti Inoltre, il Consiglio nazionale dei giudici della pubblica amministrazione dovrebbe essere dato il potere di approvare tale decisione da parte del ministro, e la possibilità di ricorso dovrebbe essere data.

L’organismo ha dichiarato di apprezzare una dichiarazione di volontà da parte delle autorità ungheresi di modificare la legislazione alla luce delle sue raccomandazioni e critiche.

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