Il ministro degli Esteri conferma l’impegno dell’Ungheria nel programma delle Nazioni Unite contro il commercio illecito di armi

Martedì il ministro degli Esteri Péter Szijjártó ha confermato il continuo contributo dell’Ungheria al programma delle Nazioni Unite volto a fermare il commercio illecito di armi leggere e di piccolo calibro.

Intervenendo ad una conferenza a Parigi alla quale hanno partecipato i ministri degli Esteri di Francia, Germania e dei paesi dei Balcani occidentali, Szijjártó ha affermato che quest’ultima regione ha fermato tendenze e sviluppi pericolosi formando una linea di difesa per l’Unione Europea”.

“La minaccia del terrorismo non è mai stata così alta in Europa e dobbiamo adattarci a questa sfida e concentrare gli sforzi sul ripristino del senso di sicurezza degli europei, ha affermato” Szijjártó, aggiungendo che “dobbiamo mantenere la sicurezza e la stabilità nei Balcani occidentali all’ordine del giorno, poiché ha un forte impatto sulla sicurezza in Europa nel suo complesso.”

Szijjártó ha affermato che accelerare l’integrazione europea dei Balcani occidentali è stato il miglior strumento per mantenere la sicurezza e la stabilità in quella regione nel lungo periodo.

Diamo il benvenuto alla Macedonia essendo sull’orlo dell’adesione alla NATO ed esortiamo l’Unione Europea ad avviare i colloqui di adesione con Macedonia e Albania già la prossima estate, ha detto”, congratulandosi con Serbia e Montenegro per aver recentemente aperto nuovi capitoli nei colloqui di adesione all’UE.

Szijjártó ha affermato che l’Ungheria continuerà a fornire tutta l’assistenza politica e pratica agli sforzi dei Balcani occidentali arginare il contrabbando di armi e mantenere la sicurezza L’Ungheria ha 160 truppe di stanza nella missione di mantenimento della pace dell’UE in Bosnia, e 392 truppe nella missione KFOR della NATO in Kosovo, ha osservato Szijjártó, aggiungendo che altre 60 truppe sarebbero state aggiunte a quest’ultima missione, mentre l’Ungheria aspirava a diventare leader della missione.

Il ministro ha inoltre osservato che l’Ungheria ha assistito la Macedonia e la Serbia nel controllo delle frontiere, non solo in termini di lotta all’immigrazione clandestina ma anche per quanto riguarda il contrabbando di armi.

L’Ungheria continuerà a svolgere il suo ruolo di coordinamento all’interno dell’OSCE, ha affermato Szijjarto, sottolineando attività come il sostegno a un programma di smilitarizzazione in Montenegro, un altro programma in Serbia per gestire le munizioni tradizionali accumulate, nonché un programma in Macedonia per ridurre il rischio di diffusione di armi leggere e munizioni.

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