Il Ministro degli Esteri ungherese Szijjártó si è visto negare l’atterraggio militare e vola con un jet privato per ricevere un premio controverso a Banja Luka

Il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio dell’Ungheria, Péter Szijjártó, si è recato a Banja Luka giovedì a bordo di un jet privato, dopo che le autorità bosniache avevano negato il permesso di atterraggio ad un aereo militare ungherese. La visita, destinata a ricevere un dottorato onorario dall’università locale, ha attirato l’attenzione a causa delle circostanze insolite che hanno caratterizzato il volo.

A Szijjártó è stato negato l’atterraggio a Banja Luka

Il Ministro della Difesa bosniaco, Zukan Helez, ha rifiutato la richiesta di atterraggio per l’aereo militare ungherese, citando la mancanza di una spiegazione chiara per l’uso del trasporto militare da parte del Ministro, ha riferito Telex, sulla base dell’articolo di n1info.ba. Ha inoltre criticato sia Szijjártó che il Primo Ministro Viktor Orbán per il loro sostegno di lunga data a Milorad Dodik, ex Presidente della Republika Srpska, che secondo Helez mina la sovranità e l’integrità territoriale della Bosnia-Erzegovina.

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Péter Szijjártó e Milorad Dodik a Banja Luka. Foto: Facebook/Szijjártó Péter

Dopo il rifiuto, Szijjártó e la sua delegazione sono arrivati all’aeroporto di Banja Luka a bordo di un jet privato Cessna C-650 Citation VI. Secondo 24.hu, le dimensioni dell’entourage hanno richiesto che l’aereo effettuasse due viaggi separati tra Budapest e Banja Luka, con il primo volo che è partito giovedì mattina presto, è tornato brevemente a Budapest e poi ha completato una seconda tratta verso la città bosniaca.

I media locali hanno sottolineato che i funzionari ungheresi hanno storicamente evitato i contatti con Sarajevo, scegliendo invece di impegnarsi esclusivamente con l’entità Republika Srpska, di cui Banja Luka è il centro amministrativo. Lo stesso Primo Ministro Orbán è arrivato a Banja Luka tramite un aereo militare nel 2023. Gli osservatori hanno notato che sarebbe stato diplomaticamente preferibile che i Ministeri della Difesa o degli Esteri bosniaci comunicassero formalmente il rifiuto attraverso una nota diplomatica.

Sui social media, Szijjártó ha enfatizzato la dimensione economica della sua visita, annunciando un nuovo programma di sostegno ungherese da quattro miliardi di fiorini per la Bosnia-Erzegovina. L’iniziativa mira ad assistere le piccole e medie imprese agricole locali nell’acquisto di attrezzature di produzione ungherese per incrementare la produttività e la modernizzazione, evidenziando i vantaggi reciproci per entrambi i Paesi.

Questo incidente non è la prima volta che le autorità bosniache negano i diritti di atterraggio ai voli militari ungheresi. A marzo, un aereo che trasportava il Segretario di Stato ungherese Levente Magyar si è visto rifiutare il permesso di entrare nello spazio aereo bosniaco.

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