Il nuovo libro di testo di storia di Putin dice che è stato un errore ritirarsi dall’Ungheria nel 1991

Putin ha un nuovo libro di testo di storia scritto dal suo consigliere Vladimir Medinsky Secondo il nuovo libro di testo, nel 1956, i radicali ribelli, ex soldati dell’Ungheria fascista, presero le armi e commisero un gran numero di omicidi Il libro di testo conclude che fu un errore per i russi ritirarsi dall’Ungheria.

Nuovo libro di storia dello stato russo

Nel 1956, radicali ribelli, ex soldati dell’Ungheria fascista, presero le armi e commisero molti omicidi Secondo un Articolo G7, ecco come il nuovo stato russo storia libro di testo descrive la rivoluzione del 1956 in Ungheria Questo volume sarà obbligatorio per il educazione di diciassettenni in tutto il paese Il volume per gli alunni dell’11° anno è stato scritto da Vladimir Medinsky, consigliere del presidente russo Vladimir Putin.

G7 nota di Medinsky che come ministro della cultura ha licenziato il capo degli archivi di Mosca per aver messo in dubbio l’autenticità storica della leggenda filmata della Grande Guerra Patriottica, la storia di 28 soldati che fermarono una colonna di carri armati tedeschi davanti a Mosca a costo di le loro vite, 24.hu scrive.

È stato un errore liberare l’Ungheria

Il G7 sottolinea che il libro dedica quasi cento pagine al regno di Putin e 18 pagine a quello in corso Guerra russo-ucraina. Oltre alla sezione su Ungheria nel 1956, è degno di nota il fatto che il libro consideri il rilascio degli stati satelliti sovietici, tra cui l’Ungheria, un grave errore.

Come scrive il libro, “Nel 1989, iniziò il ritiro unilaterale delle truppe sovietiche dall’Europa orientale e centrale Questa fu una decisione particolarmente sconsiderata, perché l’indebolimento della presenza militare sovietica nei paesi alleati causò un aumento del sentimento nazionalista e antisovietico’.

Neonazismo, tattiche brutali in Ucraina

Ad esempio, secondo l’articolo del G7, nel sottocapitolo su “Neonazismo” ucraino, discutono di come, dagli anni ’90, le generazioni siano state “raise con ideali anti-russi, neonazisti” e l’esercito ucraino, seguendo gli ordini della NATO, usa i propri cittadini come scudi umani, non permettendo loro di lasciare le proprie case Secondo il libro di testo, ‘nessun esercito nella storia del mondo ha mai usato tattiche così brutali sul proprio territorio’.

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