Il partito di opposizione ungherese può dividersi dopo l’appello inaspettato dell’ex presidente riguardo alle elezioni del 2026

Un ex deputato dell’opposizione di Momentum ha fatto appello al partito affinché non si candidi alle elezioni del 2026 e crei invece un fondo di 500 milioni di fiorini finalizzato a “cambiare il regime”.
L’ex presidente ha condiviso il suo post prima della riunione del consiglio del partito
Andras Fekete-Győr, ex presidente e membro fondatore del movimento, ha affermato in un post su Facebook mercoledì che la proliferazione di partiti in lizza per concorrere alle elezioni del 2026 “per interessi politici egoistici” rischia di compromettere l’obiettivo del “cambio di regime”, e Momentum “non fa eccezione”.
Notando l’attuale scarsa posizione di Momentum nei sondaggi, pari al “2-3 per cento”, ha detto che il partito non rappresenta più autenticamente l’idea di un vero cambiamento nella politica e appare sempre più simile ad altri partiti in crisi. Pertanto, candidarsi nel 2026 non sarebbe la soluzione “ma parte del problema”, ha detto. Momentum dovrebbe “fare un passo indietro in modo che l’Ungheria possa fare due passi avanti”, ha aggiunto.

Ha invitato Momentum a convocare una riunione straordinaria dei delegati per votare l’utilizzo delle sovvenzioni statali del partito per creare il “fondo per il cambio di regime” per finanziare “i movimenti di resistenza, le manifestazioni e… la stampa locale critica nei confronti del regime, così come le persone perseguitate politicamente dal regime di Orban”.
Reazione dell’attuale leader
Márton Tompos, leader di Momentum, ha detto che il consiglio direttivo del partito e la riunione dei delegati prenderanno una decisione “il prima possibile” sulla candidatura nel 2026. Tompos ha dichiarato a MTI di aver letto il post di Fekete-Győr su Facebook “con rammarico”, aggiungendo, allo stesso tempo, che all’interno di Momentum si discuteva da tempo se candidarsi o meno l’anno prossimo.
Ha detto che Fekete-Győr ha “arbitrariamente portato questo dibattito allo scoperto, convertendo un dilemma interno in like e facendo pressione sul nostro processo decisionale interno”. Tompos ha detto di comprendere che l’attenzione è essenziale per un politico, aggiungendo però che, nell’interesse della propria comunità, i dibattiti interni non dovrebbero essere messi sotto i riflettori.
Leggi anche:
- La Commissione europea avvia una nuova procedura contro l’Ungheria per il rilascio di trafficanti di migranti
- I maggiori partiti dell’opposizione di sinistra ungherese si sono messi l’uno contro l’altro: ‘cultura della menzogna’ – legga un articolo su come Momentum si sia messo contro DK dell’ex premier Gyurcsány, quando questi due erano i maggiori attori dell’opposizione QUI

