Il rapporto sui diritti delle minoranze nazionali amplia lo spazio di manovra della diplomazia ungherese

(MTI) 1919 Il rapporto del deputato ungherese Ferenc Kalmar sulla situazione e i diritti delle minoranze nazionali tradizionali in Europa, che ha costituito la base per una risoluzione recentemente adottata dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (CoE), offre alla diplomazia ungherese un maggiore spazio di manovra nel campo della tutela dei diritti delle minoranze, ha detto giovedì un funzionario governativo.

Zsolt Nemeth, segretario di Stato del Ministero degli Esteri, ha dichiarato in una conferenza stampa che il Consiglio d’Europa ha invitato tutti gli Stati membri dell’organizzazione a mettere in pratica soluzioni di autonomia territoriale. La risoluzione e le raccomandazioni fanno espressamente riferimento all’importanza dei diritti collettivi delle minoranze, e anche di fondamentale importanza per la diplomazia ungherese è l’aspettativa formulata nel garantire l’uso ufficiale delle lingue minoritarie, istituire uno speciale sistema istituzionale educativo e garantire la libertà dei media minoritari, ha affermato.

Dopo che il CdE ha adottato il rapporto l’8 aprile, i ministeri degli affari esteri e della giustizia ungheresi hanno accolto con favore la dichiarazione “firm dell’organizzazione a sostegno dei diritti delle minoranze nazionali europee.”

Il rapporto è tanto più rilevante se si considera l’attuale conflitto tra Ucraina e Russia, affermando chiaramente che gli sforzi verso una secessione violenta indeboliscono la stabilità, ha affermato oggi Nemeth. Sia il rapporto del Consiglio d’Europa che la diplomazia ungherese si sforzano di rafforzare la stabilità attraverso soluzioni di decentralizzazione e autonomia, ha aggiunto.

Il rapporto ha evidenziato la situazione delle minoranze nazionali che vivono da secoli sullo stesso territorio e condividono un’identità comune, nonché l’importanza di tutelare i propri diritti.

L’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha inoltre affermato che l’autogoverno territoriale può anche contribuire a proteggere efficacemente i diritti delle minoranze con una dimensione collettiva ed evitare l’assimilazione.

L’assemblea ha invitato gli Stati membri a firmare e ratificare, qualora non lo abbiano ancora fatto, quanto prima la Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali e la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, ha inoltre esortato gli Stati membri a promuovere l’uso ufficiale delle lingue parlate dalle minoranze nazionali tradizionali nei territori in questione.

Foto: MTI

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