Il segretario di Stato ungherese ha aperto il congresso delle minoranze nazionali europee in Italia

La tutela delle minoranze nazionali significa proteggere la loro identità nazionale, ha detto giovedì il segretario di Stato incaricato delle politiche per le comunità ungheresi all’estero in apertura del congresso dell’Unione federale delle nazionalità europee (FUEN) a Trieste.

Il FUEN rappresenta le minoranze nazionali che attribuiscono grande importanza alle idee della nazione e della patria, ha affermato Árpád János Potápi. Il governo ungherese considera il FUEN la più importante organizzazione internazionale dedicata alla protezione delle minoranze nazionali, ha aggiunto. Potápi ha espresso il suo apprezzamento per il fatto che gli organizzatori del congresso siano riusciti a organizzare l’evento nonostante le circostanze straordinarie legate alla pandemia. Si è congratulato con il presidente del FUEN e parlamentare europeo Lóránt Vincze per aver ricevuto la Croce di Ufficiale dell’Ordine al Merito d’Ungheria durante la festa nazionale del 20 agosto.

Il segretario di Stato ha osservato che la Commissione europea ha respinto l’iniziativa Minority SafePack

sollecitare la protezione dell’Unione Europea per le minoranze nazionali nel blocco nonostante sia stata sostenuta dal Parlamento Europeo, dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea e da più di un milione di cittadini dell’UE.

Il governo ungherese e la FUEN hanno contestato il rifiuto dell’iniziativa da parte della commissione presso il tribunale dell’UE, ha aggiunto.

Potàpi ha affermato che il mondo e l’Europa stanno cambiando, con valori che un tempo erano protetti ora visti come una “negligible”.

La cultura giudaico-cristiana e il valore delle famiglie vengono relativizzati nell’UE

rendendo ancora più importante per la FUEN avere una visione a lungo termine basata sui valori, ha affermato Questi valori sono rappresentati dalle minoranze nazionali che hanno imparato a sopravvivere ai periodi più difficili della storia, ha aggiunto.

Potápi ha affermato che la conferenza in corso sul futuro dell’UE ha dato all’Ungheria e al FUEN l’opportunità di condividere questa visione con il resto del blocco.

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