Il sindaco di Budapest Karácsony: il governo “rifiuterebbe la mano” ponendo il veto sul bilancio dell’UE

Il governo ungherese rifiuterebbe una risposta di aiuto nel mezzo della crisi del coronavirus se ponesse il veto al prossimo bilancio pluriennale dell’Unione Europea e al pacchetto di ripresa post-pandemia, ha detto martedì il sindaco di Budapest Gergely Karácsony.
Rivolgendosi a una conferenza stampa online dopo una riunione del consiglio dell’alleanza dei governi locali MOSZ, Karácsony, copresidente dell’alleanza, ha affermato che i governi locali ungheresi hanno sostenuto e sono pronti ad attuare il nuovo ciclo di restrizioni legate al virus annunciato dal governo il Lunedì.
Ha aggiunto, allo stesso tempo, che le misure hanno avuto un costo per i bilanci e la società che “deve essere pagato insieme”.
“Più restrizioni verranno implementate, più dovremo essere preparati a un rallentamento economico che minaccerà l’occupazione, ha affermato” Karácsony.
“Ecco perché il governo rifiuterebbe un aiuto in questa crisi ponendo il veto al bilancio dell’Unione Europea con riferimento al piano di vincolare la distribuzione dei fondi ai criteri dello stato di diritto, ha affermato.
Karácsony ha affermato che si tratta di una revoca irresponsabile da parte del governo e ha invitato i leader ungheresi a fare tutto il possibile per garantire che il paese e le sue località abbiano accesso ai fondi dell’UE il più rapidamente possibile.
“Questa è praticamente l’unica opzione dell’Ungheria per rimanere a galla,”
Karácsony ha detto, aggiungendo che è stato il popolo ungherese, e non il governo, ad aver bisogno di 2.500 miliardi di fiorini (6,96 miliardi di euro) di finanziamenti a cui ha diritto il paese. E poiché i governi locali sono quelli più vicini alla popolazione, ha affermato, il finanziamento diretto delle località dovrebbe essere rafforzato.
Per quanto riguarda l’iniziativa volta a garantire finanziamenti diretti dell’UE alle località, il sindaco ha osservato che lunedì le commissioni competenti del Parlamento europeo hanno approvato risoluzioni che garantirebbero il coinvolgimento delle località nel processo decisionale sulla distribuzione dei fondi.
Benedek Jávor, rappresentante del Consiglio municipale di Budapest a Bruxelles, ha dichiarato
è stata una testimonianza degli sforzi di lobbying compiuti dai consigli comunali negli ultimi mesi il fatto che il coinvolgimento dei consigli locali quando si tratta di decidere sull’utilizzo dei fondi UE, in particolare del fondo di recupero, sarebbe stato rafforzato.

