Il teatro di quarantena in Ungheria scorre dopo lo spettacolo di attacco nucleare

Un gruppo di attori ha allestito il primo teatro di quarantena dell’Ungheria, in streaming uno spettacolo teatrale via Facebook su un uomo e una donna che si trovano in un rifugio antiatomico sotterraneo e devono adattarsi alla loro nuova realtà, e tra loro, riferisce WHBL.com

Ha detto che l’idea è nata dopo la chiusura dei teatri. Lavorano da una barca chiamata VIAGGIO, un luogo culturale e un teatro un tempo popolare, ancorato sul fiume Danubio a Budapest, e che ora è senza pubblico.

Dennis Kelly’s play “Dopo la Fine” ha un’attualità inquietante e, si spera, aiuterà gli spettatori a riflettere sulla nuova situazione, ha detto il regista teatrale Laszlo Magacs. Il doppio gioco è stato trasmesso in streaming lunedì poche ore prima che il governo ungherese chiudesse le frontiere a tutti gli stranieri, dopo aver chiuso le scuole a livello nazionale nel tentativo di rallentare la diffusione del coronavirus.

I due attori hanno recitato per la prima volta la commedia su Louise, una popolare impiegata, che si ritrova nel rifugio con un collega di un altro dipartimento, nel 2008. ora, 12 anni dopo, la commedia ottiene un nuovo significato nella situazione attuale.

“Di cosa parla l’arte? L’arte fornisce… esempi per aiutarci a condurre la nostra vita. Questo gioco, “Dopo la Fine“, riguarda l’interazione tra due persone in uno spazio chiuso, ha detto” Magacs.”Si tratta di tolleranza, di attenzione reciproca, delle frustrazioni derivanti dall’essere rinchiusi in un piccolo spazio e del gioco psicologico tra le due persone quando non c’è modo di sfogarsi.”

“Questa giovane donna di successo si ritrova all’improvviso in una situazione in cui perde il controllo, ha detto” Annamaria Lang che interpreta Louise.

“Si tratta di come possiamo adattarci, quanto siamo flessibili e come possiamo preservare il nostro buon senso.”

Lunedì il teatro ha trasmesso in streaming il primo atto e prevede di trasmetterlo in streaming martedì sera dopo la chiusura di tutti i cinema, teatri e strutture di intrattenimento da parte del governo. Stanno inoltre progettando di mettere in scena “La peste“, un romanzo di Alberto Camus, pubblicato nel 1947, che racconta la storia di una pestilenza che colpì una città dell’Algeria.

Magacs ha detto che manterranno sempre le regole e continueranno a servire il loro pubblico finché sarà possibile.

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