Il trasporto ferroviario verso il Lago Balaton crolla nel primo giorno del lungo weekend

Migliaia di passeggeri diretti al Lago Balaton e al Lago Velence da Budapest hanno dovuto affrontare gravi disagi nel primo giorno del lungo weekend di Pentecoste, in quanto i sistemi ferroviari e stradali ungheresi hanno faticato a gestire l’aumento del traffico.
Crollo delle linee principali del Balaton
Secondo MÁV (Ferrovie dello Stato Ungheresi), i treni sulle linee principali per Balaton hanno subito ritardi da 30 a 90 minuti a causa di una serie di problemi tecnici. Sulle strade, il traffico pesante ha causato una congestione significativa sull’autostrada M7 tra Törökbálint e Martonvásár, ha riferito Telex. Le interruzioni ferroviarie sono state così gravi che diversi treni, tra cui il treno veloce “Vízipók” e l’Interregionale “Katica”, hanno circolato solo parzialmente, saltando la stazione Déli di Budapest.
Avviata un’indagine immediata
La causa principale dei ritardi era un guasto tecnico ricorrente che riguardava i sistemi di passaggio a livello tra Érd e Tárnok. Questi malfunzionamenti hanno costretto i treni a ridurre la velocità sulla linea già congestionata. L’amministratore delegato di MÁV, Zsolt Hegyi, ha annunciato un’indagine immediata, definendo la situazione “inaccettabile”.
Ha sottolineato che la sezione ferroviaria interessata era stata completamente rinnovata solo dieci anni fa con apparecchiature Siemens, ad un costo di oltre 15 miliardi di fiorini (37,1 milioni di euro). Hegyi si è scusato pubblicamente con i passeggeri e ha promesso di collaborare con l’appaltatore originale per identificare e risolvere rapidamente il problema.
Nel frattempo, il membro dell’assemblea cittadina di Budapest Dávid Vitézy, esperto di trasporti di lunga data, ha criticato fortemente la gestione della situazione da parte del governo. Ha sostenuto che il tanto pubblicizzato piano di riforma ferroviaria in 10 punti del Ministro dei Trasporti János Lázár è fallito nel primo grande weekend della stagione estiva. Vitézy ha postato una foto dell’affollata stazione di Kelenföld e ha esortato il Ministro ad affrontare il pubblico in quella sede.
Vitézy ha anche sottolineato che i passeggeri in possesso di pass ferroviari nazionali o provinciali non hanno diritto a un indennizzo automatico, mentre coloro che sono in possesso di biglietti regolari stanno già ricevendo rimborsi parziali attraverso il nuovo schema di assicurazione sui ritardi di MÁV, introdotto il 1° giugno. Finora, quasi 9.600 passeggeri sono stati rimborsati senza dover presentare una richiesta di risarcimento, poiché il sistema è per lo più automatizzato.
Le critiche sono state ulteriormente alimentate dalla mancanza di aria condizionata funzionante su molti treni InterCity e dall’assenza degli autobus sostitutivi promessi. Vitézy ha definito irrealistiche le promesse estive del Governo in materia di trasporti e ha accusato il Governo di dare priorità all’espansione autostradale rispetto allo sviluppo ferroviario. Ha osservato che il più grande investimento ferroviario di quest’anno sarebbe stato “la pulizia di alcuni bagni”, mentre la Repubblica Ceca spende 50 volte di più per i miglioramenti ferroviari.
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