In arrivo una nuova serie drammatica sull’amata Sisi, regina d’Ungheria

Una serie drammatica del secondo periodo su una delle donne più conosciute ed eccezionali della storia, Sisi, la regina d’Ungheria, è in lavorazione! La produzione inizia l’anno prossimo.

In realtà, c’è più di un gruppo che vuole realizzare una nuova serie drammatica in costume la famosa imperatrice.

 

Varietà riferisce che lo show sarà realizzato dalla tedesca Story House Pictures e dall’austriaca Satel Film, stanno collaborando a Sisi, un dramma in sei parti che entrerà in produzione nel 2020.

Andreas Gutzeit e Heinrich Ambrosch stanno producendo Gli scrittori dello show sono Dorothee Schön e Sabine Thor-Wiedemann La storia sarà raccontata dal punto di vista dei più stretti confidenti di Sisi, e la serie dà un nuovo sguardo alla sua vita, che rivela una donna a più strati mentre si evolve dalla giovane Sisi nell’imperatrice Elisabetta, Gutzeit ha detto a proposito della serie:

“’Sisi’ è una serie TV premium che fa rivivere lo splendore della monarchia asburgica e crea una figura memorabile Il pubblico di tutto il mondo se ne innamorerà da capo.”

Picture Perfect Federation sta anche esaminando un nuovo progetto Sisi. Hanno deciso di collaborare con Amy Jenkins, una scrittrice che ha lavorato a Netflix La Corona. Aiuterà ad adattare i libri più venduti di Allison Pataki in una serie che racconterà anche la storia del graduale abbraccio di Sisi al suo potere imperiale.

About Sisi

Elisabeth Amalie Eugenie Wittelsbach nacque il 24 dicembre 1837 Sposò nel 1854 l’imperatore austriaco Francesco Giuseppe I. Viaggiò molto e amò l’Ungheria.

Sviluppò un profondo affetto per il paese e la sua cultura e imparò anche la lingua ungherese Nel 1864, ad esempio, cercò un compagno con cui praticare la lingua, fu così che Ida Ferenczy divenne la sua fedele domestica con la quale ebbe un rapporto molto stretto.

In seguito, chiese a Miksa Falk, giornalista dei Pesti Napló, di insegnarle non solo la lingua ma anche la storia e la cultura ungherese, per soddisfare la sua richiesta, Falk le diede alcune opere proibite nella monarchia, come Blick di Széchenyi o il libro di József Eötvös scritto a Ginevra sulla guerra d’indipendenza del paese.

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