L'Italia registra decessi record in un solo giorno, supera la Cina nei casi complessivi di coronavirus
Il numero cumulativo di casi di coronavirus in Italia ha raggiunto venerdì 86,498, superando la cifra totale registrata in Cina, secondo i dati del Dipartimento della Protezione Civile che coordina la risposta nazionale all'emergenza.
La pandemia ha anche causato 969 vittime, un nuovo record di decessi in un solo giorno registrato qui da quando l'epidemia ha colpito le regioni settentrionali del paese il 21 febbraio.
Il bilancio delle vittime è salito a 9,134, con 50 morti avvenute giovedì e non ancora comprese nel totale, ha spiegato in conferenza stampa quotidiana l'assessore nazionale all'emergenza Domenico Arcuri.
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NUMERI IN CRESCITA
Nello svelare le nuove statistiche, Arcuri ha preso il posto del commissario straordinario e capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, che per il secondo giorno consecutivo si trovava ai domiciliari per febbre (ma negativo al coronavirus).
Secondo i dati, ogni giorno sono stati registrati 589 nuovi guariti, portando i guariti totali a 10,950.
Con 4,401 persone risultate positive venerdì, il numero di infezioni attive da coronavirus è salito a 66,414. “Circa il 6% del totale, ovvero 3,732 pazienti, è attualmente in terapia intensiva”, ha spiegato Arcuri.
Secondo i dati epidemiologici diffusi venerdì dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss) (e sulla base dei dati fino a giovedì), almeno 6,414 operatori sanitari erano finora tra quelli positivi al coronavirus.
"Hanno un'età media di 49 anni e circa il 35% di loro sono maschi", ha scritto l'ISS in un bollettino.
NECESSARIA COOPERAZIONE
In conferenza stampa, il commissario ha sottolineato che le statistiche in Italia e in molti altri luoghi del mondo "dimostrano quanto sia globale e ampia questa crisi sanitaria".
"In una crisi globale, c'è un chiaro bisogno di cooperazione, senza egoismo, e l'Italia sta facendo la sua parte", ha sottolineato.
Arcuri ha anche ricordato che le autorità italiane si stanno impegnando molto nel cercare e acquistare le attrezzature e gli indumenti protettivi necessari durante l'emergenza dal maggior numero possibile di paesi.
"Continuiamo a collaborare con molti paesi e continuiamo ad acquistare (attrezzature) da Francia, Germania, Cina e Russia... mentre sono in corso colloqui con altri paesi, che spesso si trovano molto lontani da noi", ha affermato.
“Questo è il momento della cooperazione e della solidarietà, senza ulteriori implicazioni, di natura politica o geografica. Ovunque ci sia la possibilità di ottenere soluzioni ai problemi dei nostri cittadini... questo è il posto giusto dove andare”, ha sottolineato.
Arcuri ha affermato che tutti gli attori produttivi e sociali italiani sono stati chiamati a dare il proprio contributo per rafforzare la produzione industriale e aiutare il Paese a diventare più autosufficiente in termini di apparecchiature mediche in queste circostanze eccezionali.
ULTERIORI MISURE
Nelle notizie correlate di venerdì, il ministro dell'Istruzione del paese ha annunciato che molto probabilmente le scuole rimarranno chiuse oltre il periodo di blocco nazionale finora imposto dal governo, ufficialmente in vigore fino al 3 aprile.
“Di sicuro, la chiusura delle scuole sarà prorogata fino alla data del 3 aprile”, ha detto Lucia Azzolina a RAI 1.
"Al momento, il nostro obiettivo è garantire che gli studenti tornino a scuola solo dopo che le autorità sanitarie avranno garantito che sia più sicuro... la salute dei nostri alunni e del nostro personale educativo è la priorità".
Il ministro ha spiegato che “le informazioni sugli esami finali, sia nelle scuole primarie che secondarie, saranno fornite agli studenti nelle prossime settimane”.
Intanto il gabinetto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte è al lavoro per delineare ulteriori misure per aiutare il tessuto industriale e sociale del Paese a sostenere l'impatto della crisi sanitaria. All'inizio di questo mese è stato approvato un primo pacchetto del valore di 25 miliardi di euro (27.7 miliardi di dollari USA).
Rivolgendosi al Senato giovedì, Conte si è detto fiducioso che il governo sarà in grado di "offrire ad aziende, famiglie e lavoratori ulteriori stanziamenti, per un totale non inferiore a 50 miliardi di euro (compreso il primo pacchetto)".
Fonte: Xinhua – ROMA
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