Jobbik eurodeputato Gyöngyösi sul caso Floyd e oltre

Comunicato stampa In questo articolo puoi leggere i pensieri dell’eurodeputato Jobb Márton Gyöngyösi sul Floyd-Case e oltre

Cerchiamo di essere chiari fin dall’inizio: è del tutto inaccettabile quando un agente di polizia si inginocchia sul collo di una persona indifesa fino a soffocarla, è però altrettanto rivoltante quando alcuni approfittano della tragedia di George Floyd e la usano per i loro scopi politici per annientare gli oppositori.

La brutalità della polizia statunitense è un problema atteso da tempo che affonda le sue radici profondamente nella società americana.

Non è iniziato con l’insediamento di Donald Trump come alcuni vorrebbero vederlo, e non è rivolto solo ai neri.

È indiscusso legato al diritto ultraliberale di detenere e portare armi o alle enormi disuguaglianze sociali caratteristiche degli Stati Uniti.

Chiaramente, il periodo altamente poco diplomatico di Trump in carica finora non ha contribuito ad alleviare il dolore, per non dire altro. Tuttavia, l’élite politica liberale e i media possono anche essere responsabili di aver aggravato una situazione già difficile che minaccia di esplosione.

Spiegare le battaglie ideologiche non contribuirà certamente ad eliminare le tensioni sociali.

Le vittime di questa battaglia continueranno ad essere quelle emarginate e chiamate a combattere da entrambe le parti.

Purtroppo è l’elemento più simbolico di questa crisi sociale prevalentemente americana che si è fatta strada in Europa, ovvero la vandalizzazione di statue e monumenti storici.

In Gran Bretagna divennero bersaglio le statue di Cecil Rhodes, che non fu solo un pioniere del colonialismo britannico e della supremazia in Africa, ma anche un generoso sponsor dell’istruzione superiore Le statue del re Leopoldo II si possono trovare in tutto il Belgio, ma non certo a causa delle atrocità che condusse in Congo ma a causa dello sviluppo che il Belgio conobbe durante il suo regno, Alcuni chiedono ora la rimozione delle sue statue.

La statua di Churchill è stata danneggiata e macchiata nella mia città natale, Budapest.

Tali sviluppi sono estremamente distraenti per diverse ragioni.

Se la civiltà occidentale ha un valore e un vantaggio reali rispetto ad altre culture, deve essere la libertà e la pluralità di espressione che consente un insieme di opinioni e interpretazioni complesse, stratificate e complesse, tra l’altro, della storia.

Attraverso istituzioni funzionali come il parlamentarismo, la libera ricerca accademica e scientifica, i media o la società civile, la pluralità di opinioni ha plasmato la memoria collettiva di intere società in cui personaggi storici come quelli sopra menzionati hanno ricevuto il loro posto nel pantheon di una nazione, con tutta la loro grandezza ma anche i loro fallimenti e peccati.

Gli americani o gli europei occidentali, che hanno sperimentato uno sviluppo lineare del pluralismo democratico nei secoli passati, potrebbero non apprezzarlo tanto quanto quelli cresciuti nella realtà post-comunista, dove c’è un continuo tentativo di riscrivere e reinterpretare la storia secondo al gusto delle élite prevalenti.

Questa mentalità è un’eredità vivente del bolscevismo, che è impostato per adattare tutto alla propria visione unidimensionale, sradicando tutto ciò che non si adatta alle sue convinzioni Tuttavia, come protagonisti di mentalità bolscevica sono visibilmente e abbondantemente presenti nelle élite occidentali, soprattutto a partire dal movimento del 1968, le democrazie sviluppate sembrano essere ugualmente vulnerabili a questa tendenza.

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