Klára Kolonits in ruoli di bravura nella nuova produzione dell’Opera di Stato ungherese di Les Contes d’Hoffmann

Dopo una pausa di 25 anni, l’opera magnum di Offenbach ritorna nel repertorio dell’Opera di Stato ungherese in una tanto attesa messa in scena di Kriszta Székely La produzione di Les Contes Hoffmann è presentata in un doppio cast al Teatro Erkel, la prima del 4 dicembre 2021 presenta Klára Kolonits, Boldizsár László e Péter Kálmán sotto la direzione di Gergely Kesselyák.
Basato su novelle dell’autore tedesco ETA Hoffmann, in Les Contes d’Hoffmann, la sua opera finale incompiuta, Jacques Offenbach si discosta dallo stile delle sue operette esilaranti satiriche, che sono piene della spiritosa e beffarda critica sociale della sua epoca, naturalmente anche quest’opera non è priva di umorismo, ma le avventure romantiche del poeta sono dominate da sfumature cupe, a volte fatidiche, cromatiche.
Il manoscritto lasciato da Offenbach portò nel corso degli anni alla creazione di numerose versioni, di cui l’Opera presenta ora la versione più popolare del 1907.

L’Opera di Stato ungherese riapre con Placido Domingo!
Ad accompagnare Hoffmann durante tutta la sua ricerca dell’ideale assoluto della femminilità e a portargli miseria ci sono quattro personaggi malvagi, che lo costringono a confrontarsi costantemente con la morte anche nel suo stato di ebbrezza amorosa.
L’Opera prepara due tipi di interpretazioni per la sua nuova produzione. Nella prima, Klára Kolonits interpreta tutte e quattro le donne come previsto da Offenbach. L’altro presenta quattro cantanti diversi, giovani talenti ungheresi. Réka Piroska Jónás come Olimpia, Lilla Horti come Antonia, Zsuzsanna Ádám come Giulietta, e Éva Bernáth come Stella (Stella) in questi ruoli Sono parte con solisti eccezionali come Boldizsár László /Zoltán Nyári nel ruolo del protagonista, Péter Kálmán (Lindorf /Coppélius / Miracle / Dapertutto), Viktória Mester (Musa/Nicklausse) così come Tibor Szappanos, Géza Gábor, Bence Pataki e András K invecerösi.

Nuovo polo culturale ebraico aperto a Budapest!
Sebbene il suo background sia principalmente nel teatro parlato, Kriszta Székely ha all’attivo diverse commissioni d’opera di successo, tra cui La putain rispettouse e La princesse jaune. Tuttavia, il capolavoro di Offenbach è la sua prima opera integrale messa in scena, originariamente prevista per la stagione precedente, La sua produzione interpreta le storie di Hoffmann come un certo viaggio spirituale che si svolge nella sala d’attesa di una stazione ferroviaria con scenografie spettacolari Nelli Pallós, costumi di Dóra Pattantyus, e coreografia di Krisztián Gergye. Il Orchestra e coro dell’Opera di Stato ungherese (direttore del coro: Gábor Csiki) sono condotti da Gergely Kesselyák.

