La Commissione Europea avvia una nuova procedura contro l’Ungheria per il rilascio di trafficanti di migranti

La Commissione europea ha deferito l’Ungheria alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per non aver rispettato la legislazione europea sul traffico di migranti.

La dichiarazione della Commissione di mercoledì ha citato l’Ungheria per “non aver adempiuto ai suoi obblighi… di imporre sanzioni efficaci e proporzionate” per il reato di traffico di migranti, in base alle norme dell’UE che stabiliscono sanzioni penali per tali misfatti.

Ha osservato che un decreto governativo adottato nell’aprile 2023 consente alle persone condannate per traffico di migranti di essere rilasciate dal carcere dopo un breve periodo e di essere espulse dall’Ungheria entro 72 ore per scontare la “detenzione di reintegrazione” nel Paese della loro precedente residenza abituale o della loro nazionalità. La dichiarazione ha aggiunto che questo decreto mina l’obiettivo di affrontare efficacemente il traffico di migranti e gli sforzi congiunti dell’UE per contrastare il traffico di migranti.

Ursula von der Leyen European Commission Western Balkans
Il capo della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Foto: FB/Commissione Europea

Ecco la sezione pertinente della dichiarazione completa della Commissione Europea:

“La Commissione deferisce l’UNGHERIA alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per non aver rispettato la legislazione europea sul traffico di migranti.

Oggi, la Commissione ha deciso di deferire l’Ungheria alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per non aver adempiuto agli obblighi previsti dalla Direttiva del Consiglio 2002/90/CE di imporre sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive per il reato di favoreggiamento dell’ingresso, del transito e del soggiorno non autorizzati nell’UE (traffico di migranti) e dalla Decisione Quadro del Consiglio 2002/946/GAI che stabilisce le regole per le sanzioni penali relative a questi reati. Nell’aprile 2023, l’Ungheria ha adottato un Decreto governativo che prevede la conversione delle pene detentive relative ai reati di traffico di migranti in “detenzione di reintegrazione”.

Di conseguenza, le persone condannate per reati di traffico di migranti vengono rilasciate dal carcere anche se hanno scontato solo un periodo minore della loro pena e sono tenute a lasciare il territorio ungherese entro 72 ore per scontare la “detenzione di reintegrazione” nel Paese della loro precedente residenza abituale o della loro nazionalità.

Questo Decreto governativo mina l’obiettivo di affrontare efficacemente il traffico di migranti, il fattore deterrente della legislazione sui facilitatori dell’UE e gli sforzi congiunti dell’UE per contrastare il traffico di migranti. La Commissione ritiene che gli sforzi delle autorità ungheresi siano stati finora insufficienti e pertanto deferisce l’Ungheria alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea”.

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