La corte di Strasburgo stabilisce che la legge sulle pensioni ungheresi viola la CEDU

Strasburgo, 5 dicembre (MTI) 1 Martedì la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha stabilito che la legge ungherese sulle pensioni viola il divieto di discriminazione prescritto dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU).

Il tribunale ha condannato lo Stato ungherese a pagare 18.000 euro di risarcimento e spese legali al firmatario, Gyula Fabian, un pensionato ungherese che ha anche un lavoro nel settore pubblico e gli è stata negata la pensione dal 2 luglio 2013.

La legge ungherese sulle pensioni in vigore dal 1° gennaio 2013 stabilisce che i pensionati che continuano a lavorare e ricevono uno stipendio nel settore pubblico devono rinunciare alle loro pensioni La legge, tuttavia, non si applica ai pensionati che lavorano nel settore privato o ai ministri o sindaci che ricevono una pensione mentre sono ancora in carica.

Il firmatario ha presentato ricorso alla Direzione nazionale dell’assicurazione pensionistica dopo l’attuazione della legge, ma il suo caso è stato archiviato e si è rivolto al tribunale di Strasburgo nel dicembre 2013.

La Corte EDU ha affermato che, sebbene il taglio della spesa sia una ragione legittima per la rielaborazione della legge sulle pensioni, le autorità ungheresi non sono riuscite a spiegare il ragionamento alla base della discriminazione applicata dalla legge.

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