La Corte Suprema ungherese Kúria sostiene un risarcimento per i bambini rom segregati

Martedì Kúria, la corte suprema ungherese, ha confermato una precedente decisione della corte d’appello di Debrecen in base alla quale Roma i bambini precedentemente segregati a scuola nelle zone rurali dell’Ungheria settentrionale hanno diritto a un risarcimento di un totale di 100 milioni di fiorini (285.000 euro).

Secondo la decisione la scuola di Gyöngyöspata, il comune locale e l’autorità scolastica sono obbligati a pagare la somma alle famiglie di 60 bambini, che erano stati illegalmente separati dagli studenti non rom a scuola e avevano ricevuto un’istruzione inferiore.

Gli imputati avevano fatto ricorso alla Kúria chiedendo il permesso di fornire corsi ai denuncianti piuttosto che pagare in contanti.

Nella sua sentenza la Kúria ha detto che “l’unico modo per compensare i danni non materiali è in un pagamento in contanti” La Kúria ha anche rifiutato di ridurre l’importo del risarcimento dicendo che la corte d’appello aveva definito la somma “attraverso un’attenta considerazione, tenendo conto di tutte le circostanze e gli aspetti della pratica legale attuale”.

Lo ha detto il commissario del primo ministro

la sentenza era “sbagliata e ingiusta”.

László Horváth, deputato di Fidesz per l’area di Gyöngyöspata, ha dichiarato in un videomessaggio all’MTI che la Kúria ha purtroppo rifiutato un’opzione per risarcire le vittime segregate sotto forma di education”. Ha detto

la decisione dei Kúria interromperebbe la pace all’interno della società”.

Ha insistito sul fatto che la sentenza equivaleva a una“punire unilateralmente un’intera comunità per le lamentele reali o presunte di una minoranza”.

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