La delegazione dell’UE in Ungheria, visti i casi telefonici anti-sorveglianza, ha incontrato ostilità da parte degli organi statali

Secondo Politico, ai membri di una delegazione del Parlamento europeo in visita in Ungheria sono stati offerti speciali casi telefonici volti a bloccare la sorveglianza. La delegazione composta da cinque membri della commissione per le libertà civili del Parlamento europeo si è recata in Ungheria per una missione di tre giorni per valutare lo stato della democrazia, lo stato di diritto e i diritti fondamentali.
Secondo il Politico(EN), un eurodeputato ha confermato che il servizio di sicurezza del Parlamento ha fornito loro delle buste Faraday, che bloccano i segnali in entrata e in uscita per proteggersi da hacking e tracciamento, è stato inoltre consigliato loro di evitare il Wi-Fi pubblico e le stazioni di ricarica, Tuttavia, le buste non proteggono da spyware come Pegasus, precedentemente utilizzato in Ungheria contro giornalisti e attivisti, Telex scrive.
Due funzionari che hanno familiarità con i protocolli di sicurezza hanno detto a Politico che distribuire tali casi non è una pratica standard, suggerendo maggiori preoccupazioni sullo spionaggio all’interno dell’UE quando si tratta di Ungheria La missione è stata motivata da precedenti rapporti secondo cui l’intelligence ungherese aveva spiato i funzionari dell’UE in visita tra il 2015 e il 2017. sebbene il governo ungherese neghi queste accuse, le preoccupazioni persistono.
La delegazione, guidata dall’eurodeputato verde olandese Tineke Strik, ha concluso che l’Ungheria non ha rispettato la maggior parte delle raccomandazioni dell’UE sullo stato di diritto e si sta invece allontanando ulteriormente dalle norme democratiche europee. Tra gli altri membri figuravano legislatori provenienti da Belgio, Spagna e Polonia.
Gli organi statali ungheresi hanno accolto gli eurodeputati a Budapest con aperta ostilità
Secondo il Népszava, le autorità ungheresi hanno trattato la delegazione con ostilità e scortesia L’eurodeputata verde olandese Tineke Strik, che ha guidato la missione, ha affermato che non c’è stato un vero dialogo con i funzionari, che invece hanno deviato le critiche indicando le questioni di altri paesi Altri eurodeputati hanno espresso preoccupazione per l’applicazione selettiva delle sentenze dell’UE e il dominio del governo sul panorama dei media.
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