La disoccupazione in Ungheria sale a livelli mai visti da 3,5 anni

Il tasso di disoccupazione in Ungheria si è attestato al 4,5% a gennaio, rispetto al 4,2% di dicembre, ha detto venerdì l’Ufficio centrale di statistica (KSH).
Il tasso copre la disoccupazione tra le persone di età compresa tra 15 e 74 anni.
In termini assoluti i disoccupati a gennaio erano 222.000, 14.700 in più rispetto a dicembre.
Il tasso medio di disoccupazione a tre mesi si è attestato al 4,6% a gennaio, in aumento rispetto al 4,4% di dicembre.
Il tasso di disoccupazione del 4,6 per cento non è ancora troppo elevato; tuttavia, l’ultima volta che è stato così alto è stato nel maggio 2020, quando l’ufficio statistico ha misurato il 4,7 per cento.
KSH ha osservato che i dati del Servizio nazionale per l’impiego (NFSZ) mostrano che alla fine di gennaio c’erano 233.000 persone registrate in cerca di lavoro, in calo del 4,4% rispetto a dodici mesi prima.
Il tasso di occupazione per la fascia di età 15-74 anni era del 64,4 per cento a gennaio, in calo rispetto al 64,7 per cento di dicembre, in termini assoluti, le persone occupate erano 4.698.500 a gennaio, 24.900 in meno rispetto a dicembre.
Il numero di persone economicamente attive nella fascia di età si attestava a 4.920.600, dando all’Ungheria un tasso di attività del 67,4 per cento.
Commentando i dati, Sándor Czomba, segretario di Stato per la politica occupazionale, ha affermato che il governo è riuscito a proteggere posti di lavoro e famiglie, sottolineando che il numero dei lavoratori è cresciuto di 1 milione dal mandato dei precedenti governi socialisti.
Quest’anno il governo si concentrerà sul raggiungimento di un tasso di crescita del PIL del 4%, sul ripristino dei consumi, sul mantenimento del tasso di investimento al di sopra del 25% e sull’aumento dell’attività del mercato del lavoro, ha affermato.
Il segretario di Stato ha affermato che un programma di sviluppo economico finanziato dall’Unione europea GINOP Plusz da 460 miliardi di fiorini (1,19 miliardi di euro) contribuirebbe ad aumentare il tasso di attività della fascia di età 15-64 anni all’85% rispetto all’attuale 78%.
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