La ripresa del Marocco dopo il devastante terremoto

È passato un mese e mezzo da quando il Regno del Marocco è stato colpito da un devastante terremoto alla vigilia dell’8 settembre 2023. Vale la pena ricordare che questa tragedia senza precedenti, che registra una magnitudo di 7 sulla scala Richter, è la più violenta nella storia del Marocco, provocando il tragico bilancio di 2.946 vite perse, oltre 5.674 feriti e danni sostanziali a 530 scuole e 55 collegi, e le perdite economiche stimate in milioni di euro. 

La reazione a questo disastro è stata immediata, poiché i meccanismi di gestione delle crisi sono rapidamente entrati in azione per offrire aiuti e assistenza adeguata. Sua Maestà il Re Mohammed VI ha svolto un ruolo fondamentale nel guidare gli sforzi di risposta e si è impegnato personalmente con le persone colpite. Il Sovrano ha presieduto le riunioni il 9 settembreth, 14th e 20th, dedicato all’attuazione di direttive e misure proattive per rispondere adeguatamente al devastante terremoto e per riformare il benessere sociale di tutti i marocchini al fine di migliorare gli standard di vita, ridurre la povertà e migliorare lo sviluppo umano.

Queste direttive, predisposte sotto la guida del Re, saranno alla base dell’attuazione di un programma attentamente pianificato, integrato, ambizioso e multisettoriale, volto a fornire una risposta solida, coerente, rapida e proattiva al disastro, con un budget stimato di 120 milioni di euro in cinque anni. Si concentra sulle sei province e prefetture più gravemente colpite dal terremoto, con un impatto su una popolazione di 4,2 milioni di abitanti. 

Il programma comprende vari progetti volti alla ricostruzione e all’edilizia abitativa, al potenziamento delle infrastrutture danneggiate e alla promozione dello sviluppo socioeconomico in queste regioni, ed è organizzato attorno a quattro componenti principali:

(1) ricollocare le persone colpite, ricostruire alloggi e ripristinare le infrastrutture;
(2) migliorare l’accessibilità e lo sviluppo regionale;
(3) affrontare i deficit sociali, in particolare nelle zone montane;
(4) stimolare l’attività economica, l’occupazione e le iniziative locali. 

Inoltre, e al fine di estendere la riforma del welfare a tutta la società, il Re, pur sottolineando la necessità di trasparenza, equità e buon governo, ha richiesto l’attuazione di varie misure, come una revisione del codice nazionale della famiglia, mentre alla base del ruolo della famiglia, considerata in Marocco come pilastro della società. Il Sovrano ha inoltre richiesto l’attuazione del programma per la fornitura di assistenza sociale diretta, un progetto di protezione sociale su larga scala con particolare attenzione a vari segmenti sociali per rafforzare la coesione familiare e la protezione sociale. Questo progetto è considerato un pilastro del modello sociale e di sviluppo nel Regno.

Inoltre, nel periodo 2024-2028 sarà istituito un nuovo programma di assistenza abitativa, con l’obiettivo di rinnovare l’approccio all’assistenza alla proprietà della casa e aiutare il potere d’acquisto delle famiglie, attraverso aiuti finanziari diretti. Questo programma è esteso a tutti i marocchini residenti nel paese o all’estero. Faciliterà inoltre l’accesso agli alloggi per le classi sociali medie e a basso reddito e migliorerà il settore economico, aumentando l’offerta di alloggi, rivitalizzando il settore immobiliare, rilanciando il settore privato, oltre a creare posti di lavoro.

Vale la pena notare che questa tragedia devastante è stata una testimonianza per il mondo, della straordinaria solidarietà tra i cittadini marocchini e la società civile, che hanno corso per organizzare raccolte di forniture essenziali per le regioni colpite, nonché per impegnarsi massicciamente nella donazione di sangue Queste reazioni spontanee da parte di tutti i segmenti della società marocchina sono prove viventi dell’importanza dei valori autentici marocchini nel superare le avversità, messi in mostra da valori spirituali, tra cui l’apertura e la tolleranza, nonché da valori nazionali basati sulla coesione sociale e sulla solidarietà e unità intorno alla Monarchia.  

Il Sovrano, in apertura della prima Sessione del Terzo Anno Legislativo del Parlamento, ha elogiato la solidarietà e il sostegno dimostrati dalla società civile e dai marocchini di tutto il mondo, descrivendo questi valori come radicati nel DNA marocchino e come sanciti nella Costituzione del Regno, incarnati da tutte le componenti dell’autentica identità marocchina e sono inoltre pienamente in linea con i valori universali.

È stata anche l’occasione per il Re di riconoscere gli enormi sforzi delle Forze Armate Reali e delle agenzie di emergenza, e di apprezzare e ribadire la gratitudine per i paesi fraterni e amici che hanno mostrato sostegno durante la crisi. 

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