L’ambasciatore ungherese negli Stati Uniti viene sostituito

Réka Szemerkényi, l’ambasciatore ungherese negli Stati Uniti è richiamato da Washington, DC in estate Il suo successore è probabilmente László Szabó Vice Ministro degli Affari Esteri, indice.hu scrive.

Il Ministero degli Affari Esteri ha confermato la notizia, e ha affermato: “In seguito all’elezione dell’amministrazione Trump, la diplomazia ungherese ha davanti nuovi compiti politici ed economici, pertanto l’Ambasciata ungherese a Washington sarà guidata da László Szabó, l’attuale Vice Ministro degli Affari Esteri I futuri compiti di Réka Szemerkényi saranno concordati più avanti.”

Interrogato sulla notizia dall’ATV, il primo ministro Viktor Orbán ha detto: “Non mi occupo delle questioni femminili.”

Ci sono state voci che suggerivano che il Ministero degli Affari Esteri, più precisamente il Ministro degli Esteri Péter Szijjártó, volesse un cambiamento presso l’ambasciata di Washington. Tre-quattro mesi fa si diceva che avesse già qualcuno in mente, ma il piano di cambiamento è stato reso più difficile dal fatto che la nomina di Réka Szemerkényi è stata una richiesta di Viktor Orbán, e l’ambasciatore è riuscito a stabilire collegamenti con la nuova amministrazione.

In seguito all’elezione di Trump, il ministero degli Esteri ha trovato un motivo per sostituire Szemerkényi, dicendo che lei era e avrebbe continuato ad essere una grande ambasciatrice nel mondo dei presidenti democratici, ma sono necessarie qualità diverse per Trump e il Partito Repubblicano Questo punto di vista è stato contraddetto dal lavoro di Réka Szemerkényi sin dalle elezioni americane A febbraio, l’ambasciatrice ha detto che l’ambasciata ungherese è invidiata dalle altre ambasciate per avere stretti legami con l’amministrazione Trump L’ambasciatrice ha detto di aver incontrato e parlato con il presidente tre volte prima.

Sebbene Szemerkényi abbia anche affermato che il sostegno pubblico di Viktor Orbán a Trump è stato importante per costruire relazioni, il ministero degli Esteri potrebbe aver avuto la sensazione che si stesse prendendo troppo merito per il successo di queste relazioni, compromettendo i risultati del ministero e del Primo Ministro.

Foto: MTI

Ce: bm

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