L’autore György Moldova muore all’età di 88 anni

L’autore vincitore del Premio Kossuth György Moldova è morto all’età di 88 anni, ha detto sabato la sua famiglia a MTI.

La Moldavia è nata a Budapest nel 1934, dopo aver lasciato la scuola secondaria, ha studiato drammaturgia alla Facoltà di teatro e cinema, ma non ha potuto completare i suoi studi fino al 1986 per motivi politici Ha lavorato come minatore, giardiniere, operaio e insegnante in un istituto correzionale per minori tra il 1957 e il 1964.

Nel 1964, stava facendo un lavoro in uno studio cinematografico come meccanico quando i suoi amici lo convinsero che avrebbe dovuto cimentarsi nella scrittura di una sceneggiatura.

Il film che ne è scaturito, Giovedì dell’amore,

si è rivelato un successo, attirando più di un milione di spettatori e segnando l’inizio della sua carriera di lunga vita come scrittore freelance.

Il suo primo libro, Foreign Champion, fu pubblicato nel 1963 e gli valse una popolarità immediata, a esso seguirono una serie di oltre cinquanta opere di narrativa e più di trenta documentari, con oltre 10 milioni di copie vendute, inoltre fu autore di diverse opere teatrali messe in scena nei teatri ungheresi.

Nei suoi primi racconti, ha rappresentato la classe operaia, mentre i suoi romanzi successivi riflettono la sua critica morale alla sua età.

I suoi libri includevano romanzi di temi storici come la vita di Che Guevara e la storia di predicatori protestanti ungheresi condannati alle galee nel XVII secolo. I suoi libri più popolari includono “intervista-romanzi” e sociografie come Tributo a Komló che descrive la vita dei minatori di carbone, o La vita è un crimine contro la minoranza rom.

La Moldavia è stata un autore controverso: molti lo considerano un critico del regime comunista, mentre altri lo considerano un apologeta, mettendo in dubbio il suo approccio sociologico e il modo in cui gestiva le sue fonti.

Non aderì mai ad alcun partito politico ma non nascose nemmeno le sue tendenze di sinistra. Negò con veemenza i crimini attribuiti all’ex leader comunista Janos Kadar e lo definì un saint” della classe operaia.

La Moldavia fu insignita del Premio József Attila nel 1957, ma egli rifiutò di accettarlo in quel periodo Accettò lo stesso premio, tuttavia, in due occasioni successive, nel 1973 e nel 1978, gli fu assegnato il Premio Kossuth nel 1983, e diversi premi letterari.

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