L’autorità di regolamentazione dei farmaci dell’UE trova un collegamento tra il vaccino AstraZeneca e i coaguli di sangue

L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha affermato di aver trovato un possibile collegamento tra il vaccino contro il coronavirus di AstraZeneca e le segnalazioni di casi molto rari di coaguli di sangue in persone che avevano ricevuto l’iniezione.

Le preoccupazioni per la sicurezza hanno spinto più di una dozzina di paesi nelle ultime settimane a sospendere l’uso del vaccino, che è stato somministrato a decine di milioni di persone in Europa, dopo che alcune dozzine di riceventi lo hanno collegato a un disturbo della coagulazione del sangue cerebrale.

L’annuncio dell’EMA è una nuova battuta d’arresto per il vaccino, che viene venduto al costo, per pochi dollari a dose, ed è di gran lunga il più economico e il più alto volume lanciato finora.

Dopo un ampio utilizzo in Gran Bretagna e nell’Europa continentale, è destinato a rappresentare il pilastro dei programmi di vaccinazione in gran parte del mondo in via di sviluppo.

Gli esperti affermano che, anche se viene dimostrato un nesso causale tra il vaccino e i coaguli di sangue, i rischi per la popolazione generale di contrarre un coagulo grave sono incredibilmente piccoli rispetto ai rischi derivanti da una possibile infezione da COVID-19, che può anche causare coaguli simili, o da molti altri farmaci ampiamente utilizzati come la pillola anticoncezionale.

Sia l’EMA che l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno affermato che i benefici superano i rischi del vaccino.

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