Le donne ungheresi vincono un thriller da sette gol contro la Serbia

La Serbia ha condotto tre volte in un’amichevole a Telki, ma il vincitore finale di Erika Szuh ha assicurato che l’Ungheria celebrasse la vittoria nell’ultima partita del 2016.
L’allenatore Edina Markó aveva parlato del fatto che la Serbia non era una squadra da prendere alla leggera e le sue parole sembravano quasi profetiche mentre la Serbia segnava dal loro primissimo attacco, Marija Radojičić si ritrovava pulita in porta prima di sparare oltre un’esposta Barbara Bíró con soli 25 secondi sul cronometro. L’Ungheria è stata messa in azione dal gol mentre la Serbia è stata costretta a difendere in profondità per gran parte del tempo, i padroni di casa hanno attaccato il trio di Jakabfi, Zeller e Vágó causando agli ospiti numerosi problemi anche se spesso la palla finale mancava di qualità. L’Ungheria riuscirebbe tuttavia a abbattere la resistente retroguardia serba quattro minuti prima dell’intervallo, Jakabfi riceve la palla al limite dell’area e spara a casa da sedici yard nell’angolo superiore.
La Serbia ha apportato tre modifiche all’intervallo, mentre Edina Markó ne ha fatte due, Réka Demeter ha sostituito Szilvia Szeitl e Zsófia Rácz è entrata per Alexandra Szarvas. La Serbia ha iniziato con il piede anteriore, e anche se non ci è voluto molto perché l’Ungheria trovasse il ritmo, gli ospiti li hanno scioccati portandosi in vantaggio per la seconda volta mentre Marija Radojičić annuiva a casa dopo un calcio d’angolo. L’Ungheria, determinata, ha segnato il 2-2 al 71′ con Fanny Vágó che ha giocato un meraviglioso passaggio filtrante su cui Zsanett Jakabfi è riuscita a correre prima di superare l’avversaria e sparare a terra in curva.
La difesa di casa si stava però rivelando vulnerabile ai palloni dal profondo; La Serbia quasi segna pochi istanti dopo il gol di Jakabfi ma Barbara Bíró nega con una bella parata Anche Bíró era impotente però, quando Jelena Cubrilo è passata in porta portando i serbi sul 3-2 a un quarto d’ora dalla fine. L’Ungheria però si è ripresa, pareggiando per la terza volta al 79esimo, Jakabfi ha girato il suo marcatore a destra prima di dirigersi verso la linea di accesso e tagliare la palla per l’arrivo di Zsófia Rácz per colpire a casa. Con l’Ungheria che spingeva per un vincitore, sia Demeter che Evelin Fenyvesi hanno mancato occasioni prima che Erika Szuh lanciasse la palla in rete da distanza ravvicinata all’89esimo minuto per assicurarsi la vittoria.
“Sembra che non fossimo preparati mentalmente come avremmo sperato, rimanendo indietro quasi subitoha detto Edina Markó dopo la partita. “Dopo abbiamo giocato come avevamo previsto; abbiamo dominato, creato occasioni e meritatamente pareggiato prima dell’intervallo. Abbiamo apportato una serie di modifiche nel secondo tempo e i periodi del secondo tempo in cui non erano altrettanto buoni possono essere in parte attribuiti a questo. Abbiamo commesso una serie di errori di cui i serbi hanno approfittato ma sono contento del nostro gioco offensivo; negli ultimi quindici minuti ero tranquillamente fiducioso che avremmo vinto la partita”.
Ungheria 4-3 Serbia (1-1)
Ungheria: Barbara Bíóó (Evelin Mosdóczi (Anita Pinczi, 71′), Szabina Tálosi, Szilvia Szeitl (Réka Demeter, 46′), Gabriella Tóth (Dóra Papp 71′) (Szabina Pinczi, 71′), Szabina Tálosi, Szilvia Szeitl (Zsófia Demeter, 46′), Fanni Vóth (Nagóra Papp 71′), Henri Csiszár, Evesin Fen (Alexandra SzvasZófia Rás, 46), Fanni Vófia Rán (Nagon), Jakózéz àz.

