Le ONG liberali criticano la Corte Suprema per l’approvazione del referendum sulla quota governativa dei migranti

Budapest, 4 maggio (MTI) Tre organizzazioni per i diritti umani e un think tank hanno criticato una recente decisione di Kuria che dà il via libera a un referendum avviato dal governo sulle quote di migranti, in una dichiarazione congiunta mercoledì.
Ai cittadini nella proposta di referendum verrebbe chiesto:
“Vuoi permettere all’Unione europea di imporre il reinsediamento dei cittadini non ungheresi in Ungheria senza l’approvazione del parlamento?”
L’Istituto Eötvös Károly, il Comitato Helsinki ungherese, l’Unione ungherese per le libertà civili (TASZ) e il Capitale politico hanno affermato che la questione non rientra nell’autorità del parlamento e suggeriscono erroneamente che l’esito di un referendum nazionale obbligherebbe infine il parlamento ad approvare una decisione che potrebbe “annullare la revoca di una decisione comune presa a livello europeo.
Il governo definisce la posizione dell’Ungheria sul sistema delle quote e il parlamento non ha alcuna influenza su tale posizione, hanno aggiunto.
I gruppi civili hanno anche affermato che la formulazione della domanda è ambigua, lasciando poco chiaro l’oggetto esatto del referendum.
Non è inoltre chiaro quali obblighi legali avrebbe l’assemblea nazionale dopo il referendum, hanno detto, aggiungendo che l’esito darebbe poi al governo un assegno in bianco “.”
Un referendum dovrebbe essere uno strumento di “complementare” o “controbilanciare” le azioni del governo, ma il gabinetto in carica ha cambiato la legge referendaria in base alla quale è diventata “” estremamente difficile per l’opposizione avviare un voto nazionale su qualsiasi questione, hanno detto.
Il referendum previsto non serve all’obiettivo di esprimere la volontà pubblica, serve solo agli obiettivi politici del governo, hanno insistito le quattro organizzazioni.
Nella sua risposta, la sentenza Fidesz ha affermato che la dichiarazione è un attacco all’iniziativa referendaria da parte di “gruppi pro-immigrazione”. Quelle organizzazioni “che sostengono la politica pro-immigrazione e i partiti pro-immigrazione della sinistra cercano infatti di portare gli immigrati in Ungheria e in Europa, mentre il governo protegge i confini dell’Ungheria e dell’Unione Europea, ha detto” Fidesz.
Foto: MTI

