L’eurodeputato Gyöngyösi: la via dell’Ucraina verso l’Europa

Contenuti sponsorizzati
I pensieri dell’eurodeputato Márton Gyöngyösi (non allegati) tramite comunicato stampa:
Il popolo dell’Ucraina è indubbiamente impegnato nell’orientamento occidentale del proprio paese Le prove non risiedono solo nelle parole e nelle azioni politiche: hanno chiaramente dimostrato la loro posizione dall’eroica lotta contro gli invasori russi Per questo, il popolo dell’Europa merita un enorme rispetto L’Europa ha concesso molto giustamente al paese uno status di candidato all’adesione per esprimere che i sacrifici ucraini non sono dimenticati.
Devo però mettere in guardia contro ogni falsa illusione Diventare uno Stato membro dell’UE non è un processo breve, non perché l’UE sia ingenerosa, anzi, anzi: è interesse fondamentale del paese candidato e dei suoi cittadini portare a termine tutte le riforme legate all’adesione, vale a dire che lo Stato e le sue agenzie devono essere pronti per l’adesione all’UE prima dell’effettiva adesione Che punto c’è nell’adesione all’UE se non porta una differenza palpabile nella vita delle persone?
Come abbiamo visto di recente in Ungheria e in altri luoghi, la democrazia è fragile ed è facile ripiegare su un mondo dominato da oligarchi e criminali politici È vitale che l’Ucraina devastata dalla guerra possa unirsi alla comunità europea alla fine del periodo di candidatura come uno stato forte e di successo piuttosto che un paese povero, devastato e corrotto, Questo impone alcune grandi sfide sia a Kiev che a Bruxelles, però.
Il primo e più importante obiettivo è ripristinare l’integrità territoriale dell’Ucraina Nel 2004 Cipro ha aderito all’UE mentre il suo governo non aveva il controllo sovrano sull’intero territorio riconosciuto a livello internazionale del paese Le conseguenze stanno ancora colpendo l’UE fino ad oggi: la possibilità di una soluzione sembra essere scomparsa per sempre, con conseguente costante violazione del diritto internazionale e delusione dei ciprioti del nord che sono bloccati fuori dal confine dell’UE nonostante il loro status di cittadinanza.
- Leggi anche: L’eurodeputato Gyöngyösi: è giunto il momento di sanzionare Viktor Orbán e i suoi amici
Non dobbiamo commettere lo stesso errore con l’Ucraina: il paese deve diventare parte dell’UE con tutto il suo territorio e tutti i suoi cittadini, perché ciò accada, dobbiamo fornire tutta l’assistenza necessaria per ripristinare l’integrità territoriale dell’Ucraina.
L’altra questione importante è restituire la pace nella società ucraina L’Ucraina è uno stato enorme e diversificato in cui, oltre all’ucraino, le persone parlano diverse altre lingue e appartengono a vari gruppi religiosi Noi europei consideriamo questo un grande valore e vorremmo che anche Kiev lo facesse. Ecco perché è così importante, soprattutto se si considera quanti figli di questi gruppi minoritari stanno combattendo nelle file dell’esercito ucraino, riconoscere il proprio patrimonio culturale e garantire i propri diritti collettivi per preservare le proprie tradizioni e utilizzare liberamente la propria lingua.
A questo proposito, il compito dell’Europa è condividere i suoi concetti collaudati e veri con il governo ucraino e aiutarlo ad adattarli alla propria pratica.
Disclaimer: l’unica responsabilità per le opinioni dichiarate spetta all’autore (s) Queste opinioni non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.


